Stop Versalis a Ragusa: al via mobilitazione dal 12 novembre. Svelate novità non positive durante assemblea sindacale

Questa mattina, alla Versalis di Ragusa si è svolta un’importante assemblea sindacale promossa dalle sigle CGIL, CISL e UIL, alla presenza del sindaco Peppe Cassì. Tra gli interventi anche quelli del senatore Salvo Sallemi. Al centro del confronto, la preoccupazione per il futuro del sito industriale di Ragusa, storicamente votato alla produzione chimica e ora minacciato dal piano di trasformazione presentato da Eni. Tale piano, esposto a Roma il 24 ottobre, non sembra prevedere una reale riconversione industriale, bensì un ridimensionamento della vocazione produttiva del sito in favore di un generico centro direzionale, sollevando forti perplessità e insoddisfazione tra i lavoratori e le istituzioni.

Il sito di Ragusa, ex Polimeri Europa e ora Versalis, produce polietilene e dà impiego diretto a circa 125 lavoratori, senza contare l’indotto e le altre aziende che operano attorno allo stabilimento. Con la paventata dismissione, l’intero settore rischia un grave colpo occupazionale, con ricadute significative sull’economia locale, da sempre legata alla presenza di questo sito industriale.

Durante l’assemblea, è stato deciso di avviare un percorso di mobilitazione per contrastare la prospettiva di chiusura e salvaguardare l’occupazione e l’identità industriale del territorio. Per questo motivo, è stata proclamata una giornata di sciopero e manifestazione per il prossimo 12 novembre, i cui dettagli saranno presto definiti. L’obiettivo della mobilitazione è richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale sulla necessità di un vero piano di sviluppo che salvaguardi il lavoro e il ruolo strategico della Versalis di Ragusa nel panorama industriale siciliano.

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