È passato quasi un mese da quando la Cna territoriale di Ragusa ha lanciato un forte grido d’allarme sulla rete viaria locale. Il 19 agosto, attraverso un book fotografico, l’associazione d’impresa denunciava la situazione precaria delle strade nella provincia, sottolineando come queste fossero non solo poco adeguate ma anche soggette a una manutenzione perenne che le rendeva impraticabili. Oggi, il 3 settembre, ci troviamo a fare il punto della situazione, e purtroppo sembra che le cose non siano cambiate più di tanto.
Il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, insieme al responsabile organizzativo della Cna di Vittoria, Giorgio Stracquadanio, e al responsabile organizzativo della Cna di Comiso, Andrea Distefano, avevano evidenziato come le strade della provincia rappresentassero un serio problema per la mobilità delle persone e delle merci. Questo problema, affermavano, persisteva da anni, mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini e ostacolando lo sviluppo economico della regione.
Uno dei punti critici evidenziati era la Strada provinciale n. 5, considerata un’arteria fondamentale per la viabilità locale. Questa strada, oltre ad essere caratterizzata da una carreggiata stretta e poco adeguata a causa del traffico pesante che la attraversa, era interrotta da lavori di costruzione di un canale e di una rotonda. Questo rendeva la circolazione estremamente difficile per chi doveva recarsi all’aeroporto di Comiso o per chi doveva trasportare merci dalla zona. La situazione era ulteriormente aggravata dalla presenza di autovelox trappola lungo la strada, utilizzati per sanzionare i conducenti e fare cassa, senza che queste risorse venissero reinvestite nella manutenzione dell’asfalto.
Nel mese di maggio, dopo oltre vent’anni di proteste e lotte, erano finalmente iniziati i lavori di raddoppio di questa importante arteria stradale. Tuttavia, a un mese di distanza dalla denuncia della Cna, sembrano esserci ancora molti dubbi e incertezze riguardo ai progressi dei lavori.
La Cna ha giustamente sollevato la questione dell’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali su questa problematica. Chiede se i rappresentanti politici che percorrono queste strade per raggiungere Palermo o prendere un volo per Roma siano completamente all’oscuro della situazione o se semplicemente non se ne preoccupino. L’associazione imprenditoriale ricorda alle autorità e ai politici che la sicurezza stradale e la qualità delle infrastrutture sono questioni fondamentali per il benessere delle imprese locali e dei cittadini. foto di repertorio