E’ ormai un classico che quando Lei si trova in difficoltà e privo di argomenti risponde ai suoi interlocutori (lo ha fatto qualche giorno fa anche con l’on. Giorgio Assenza) tentando di spostare l’attenzione su altre questioni.
In merito all’ultima risposta, Le consigliamo, prima di parlare (per non sbagliare), di documentarsi sulla precedente attività politica e istituzionale del consigliere D’Antona, con particolare riferimento agli incarichi assessoriali assunti negli anni; basterebbe avere la pazienza di leggere tra i documenti del Comune.
Per quanto riguarda l’incarico da 80.000,00 euro per un esperto finanziario riconfermiamo il giudizio negativo che scarica sui cittadini il costo dell’inefficienza e della cattiva amministrazione; soltanto adesso Lei si accorge, come afferma nella sua replica, che “il Comune di Modica si trova e si troverà a gestire un Piano di Riequilibrio complesso e articolato”?
Ma perché cosa andiamo ripetendo continuamente da tre anni?
A dispetto delle sue parole in libertà, rimane quello che scrive la Corte dei Conti, bocciando impietosamente la sua azione amministrativa e quella della sua maggioranza silenziosa, (pag. 21 della Delibera n. 175/16), “In altri termini è come se ci si trovasse al punto di partenza, con un ritardo di tre anni rispetto alla traiettoria di risanamento originariamente prevista nel Piano”.
Le ricordiamo che sono i tre anni di governo Abbate.
Non è più tempo di tergiversare. Non aiuta neppure polemizzare con il consigliere D’Antona.
E’ arrivato il momento di rendere il conto ai cittadini modicani, cominciando a rispondere a queste domande: perché i dipendenti comunali hanno percepito lo stipendio di settembre il 20 ottobre e ancora oggi non hanno percepito quello di ottobre? Perché i dipendenti della Spm, delle cooperative sociali e gli operatori ecologici vantano mesi di arretrato? Perché i fornitori devono aspettare oltre sei mesi per essere pagati? Come si intende coprire l’anticipazione di cassa di oltre ventiduemilioni di euro? Perché i cittadini sono costretti a pagare le bollette idriche per l’acqua che ancora devono consumare? Perché, sfuggendo al confronto con i cittadini, sono state cancellate le attività integrative? Perché dopo sette mesi non è stato approvato il bilancio di previsione 2016 e il conto consuntivo 2015, bloccando a Roma i trasferimenti statali?