SUL CONTO CONSUNTIVO 2013 A MODICA

   Il conto consuntivo 2013 approvato dal Consiglio Comunale mercoledì 2 luglio rappresenta un ulteriore allontanamento da una ragionevole politica di risanamento e conferma le preoccupazioni espresse in questi mesi sulla persistente emergenza finanziaria al Comune di Modica.

    Sul piano politico, per la prima volta un atto così importante registra soltanto sedici voti favorevoli rispetto ai diciotto teoricamente a sostegno del Sindaco, evidenziando una spaccatura dentro la compagine amministrativa difficilmente sanabile, dopo la recente responsabile dichiarazione del capogruppo dell’Udc.

    Ancora una volta, come denunciato da anni, in modo azzardato vengono previste nuove maggiori entrate di  Ici e di Tarsu relative ad anni passati per quattromilioni di euro, che si aggiungono ai cinque milioni già iscritti tra i crediti ma ancora non riscossi.

    Riteniamo sbagliato e pericoloso appostare tutte queste somme in presenza di un andamento delle riscossioni per tributi degli anni precedenti che nel primo semestre dell’anno rasenta il cinque per cento delle somme iscritte ed in presenza di una crisi finanziaria che attanaglia famiglie e imprese, prive di liquidità.

    Dovrebbe fare riflettere, prima che l’opposizione, l’Amministrazione e i consiglieri di maggioranza il fatto che la difficoltà a riscuotere i tributi e i ritardi dei trasferimenti di Stato e Regione, stanno alla base della anticipazione di cassa che l’Amministrazione Comunale ha deciso di richiedere alla Banca fino ad un massimo di diciassette milioni di euro, di cui già undici utilizzati.

    Il Sindaco e la sua Amministrazione sottovalutano il fatto che il Comune di Modica ha ancora in corso di esame un Piano di Riequilibrio alla Corte dei Conti per il quale continuano a pervenire richieste di chiarimenti, piano che se non dovesse essere approvato aprirebbe la strada al dissesto finanziario.