Dopo il polemico botta e risposta fatto di comunicati stampa tra il Direttore dell’Asp di Ragusa e il Vicesindaco di Modica in merito agli adempimenti sul progetto di ristrutturazione del Pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, l’ultima dichiarazione del Direttore Asp, come rilasciata alla stampa, non lascia dubbi sul fatto che si registrano dei ritardi per l’esecuzione del progetto stesso.
In ben due conferenze stampa congiunte tra il Direttore e il Sindaco di Modica, il 10 febbraio e il 12 maggio, era stato presentato il progetto, sottolineando, con enfasi, come si disse allora “la sinergia tra due istituzioni”.
Nella conferenza stampa congiunta del 10 febbraio, in occasione dell’accordo sul debito del Comune con l’Asp, veniva annunciato che il bando sarebbe stato pubblicato entro il 25 maggio 2015 e che i lavori sarebbero stati ultimati entro il mese di maggio 2016;. nella successiva conferenza stampa del 12 maggio veniva precisato che con le risorse disponibili era stato redatto un progetto esecutivo.
A distanza di sei mesi i cittadini di Modica e del comprensorio, dopo tante parole e promesse e a fronte della ormai criticità che il Pronto soccorso registra nel periodo estivo, caratterizzata da un afflusso notevoli di utenti e dal sovraccarico di lavoro per gli addetti, apprendono che il progetto non è ancora esecutivo e cantierabile.
Inoltre, dopo la chiusura dell’area di fronte alla nuova ala dell’Ospedale, utilizzata, anche se in condizioni precarie, dagli utenti che si recavano in Ospedale, e in particolare presso il Laboratorio Analisi, non si hanno più notizie della progettazione della sua sistemazione.
La vicenda del Pronto soccorso e del parcheggio dimostrano come il Sindaco e la sua Amministrazione, al di fuori dei proclami, non sono in grado di difendere e tutelare gli interessi della collettività né di pretendere il rispetto dei tempi di esecuzione delle opere che attengono ai servizi alla salute del comprensorio.
A questo punto, oltre che sollecitare l’Asp a fare in fretta e bruciare le tappe, chiediamo che sia la Conferenza dei Sindaci delle città della ex Provincia di Ragusa a prendere in mano la problematica, superando l’inerzia amministrativa dell’Amministrazione modicana e nell’interesse dei cittadini che fruiscono del servizio.