L’intervento di S.E il prefetto Dott. Vardè ha debellato il progetto ideato da qualcuno di far saltare l’accordo transattivo con l’Ateneo catanese . Tali affermazioni sono facilmente risco0ntrabili dal piano di ammortamento stilato da un semplice lettore che ha enumerato il calcolo con una semplice calcolatrice finanziaria, con un margine di errore minimo , da quanto riportato dai quotidiani nella edizione locale , da una rata calcolata dallo stesso in euro 711.370, a una prospettata nella nuova bozza condivisa dai due nuovi enti di euro 718.333 ! Cosa se ne deduce : che qualcuno che ha dato alle stampe quel calcolo errato, non dovrebbe fare altro che assumersi la responsabilità di aver esposto il Commissario della Provincia avv. Scarso ad una figuraccia nei confronti , in primis , dell’opinione pubblica e poi degli enti e dell’Università . Ma come si può concepire un errore madornale di contabilità commesso da un ufficio esponendo la stessa amministrazione ad un ludibrio pubblico! E’ inaudito quanto dichiarato dal Commissario della Provincia Scarso e comparso su “Ragusa oggi”: “ Fatto un bel passo avanti”. Se non fosse stato per l’intervento autorevole del Sig. Prefetto sarebbe saltato l’accordo transattivo! Talmente era nelle loro intenzione di non firmare l’accordo che furbescamente avevano fatto pervenire la bozza al Direttore generale dell’Ateneo senza alcun accordo con l’altro ente e senza che il Prefetto avesse potuto prenderne visione , anche per una prassi di correttezza di rapporti istituzionali nei confronti della massima rappresentanza governativa ed oltretutto in relazione all’incontro avuto precedentemente in Prefettura!
Un altro aspetto interessante è che nei quotidiani alcuni hanno scritto degli articoli riportando le cifre e attenendosi ad alcune considerazioni per quanto riguarda la transazione ed informando i lettori pure della questione riguardante i lavoratori del Consorzio, che oltretutto sarà argomento di trattativa di un tavolo separato con S.E. il Prefetto,
E’ stato scritto:
a) “ il Consorzio è una società privata che vive di fondi derivati da soli enti pubblici”; non sapendo che qualsiasi ente , indipendentemente dalla forma rivestita che riceva fondi pubblici non è privato , bensì un ente partecipato da enti locali e a tal proposito vigono delle leggi in materia, tanto che la riduzione dei componenti del Cda si attua in base al dlgs n95/12 detta spending review. Basta controllare i siti dei due enti , che hanno elencato le partecipazioni e le relative percentuali secondo la normativa vigente.
b) si è origliato tra gli addetti ai lavori (chi?) che “ Università e consorzio potrebbero non avere lo stesso destino”! Ma come ha fatto ad origliare se lo dicono “sottovoce”? Non è che invece sia una sua battaglia personale che lo spinge ad affermazioni simili?
c) ma se il Consorzio scomparirà dopo il fatidico 28 , non è che ci sia un piano segreto di gabbare il Direttore generale dell’Ateneo con la firma del Presidente dell’ente, forse che ne è a conoscenza?
d) è una sua deduzione che i soci “hanno grosso problema di reperire somme considerevoli..”, ovvero che i soci hanno discusso ed hanno informato delle difficoltà finanziarie, oppure ci sono conoscenze tali per confidsarsi come gestire il Consorzio? Se l’è chiesto come mai è stata sottoscritta una nuova transazione ? in ogni caso c’è un rimedio a tutto ,per eliminare il problema basta azzerare tutto , non esistono diritti, non esistono confronti, trattative , nulla di nulla, tutti a casa e via!
Di tutt’altro tenore l’argomento trattato da altri , che poi a dire il vero è da un po’ di tempo che stanno dando dentro nei confronti del personale del Consorzio , è uno sport consolidato , pur non essendo informati né dell’attuale pianta organica e se vi è un esubero o meno , né dell’organizzazione lavorativa.
Lettera firmata