SULL’EMERGENZA ACQUA E’ CALATO IL SILENZIO ELETTORALE MA NOI NON LO PERMETTEREMO

Circa un mese fa abbiamo incontrato il Commissario per discutere delle soluzioni da adottare per affrontare nell’immediato la perdurante emergenza idrica a Ragusa. La Rizza dopo avere rigettato, senza una motivata ragione, la nostra proposta circa il montaggio delle unita mobili di potabilizzazione,che avrebbero risolto l’emergenza in tempi brevissimi, ci aveva assicurato che entro pochi giorni il problema acqua sarebbe stato risolto. Una settimana dopo, in seguito a un lungo tira e molla, con un comunicato stampa dai toni trionfalistici in cui si elogiava l’azione di chi era stato con il suo cattivo operato il vero responsabile dell’emergenza idrica, il Commissario annunciava la sua volontà di sospendere l’ordinanza con cui aveva deciso di immettere nella rete idrica acqua non potabile. 

Dopo quest’atto, che abbiamo definito “umiliante” per il ruolo istituzionale che è stata chiamata a ricoprire, è calato il silenzio sull’emergenza idrica, passata in secondo piano per non nuocere alla campagna elettorale di qualcuno. 

Eppure migliaia di cittadini sono ancora obbligati ad acquistare acqua a mezzo servizio al costo medio di 80 € a condominio ogni 4 giorni ed una spesa di oltre 500 € mensili. 

L’Associazione ‘Partecipiamo’ ha già presentato diffide a febbraio 2013 e, a norma di statuto, ha presentato quasi 2.000 firme con la petizione popolare per la revoca della delibera n. 260 del 15/03/2013 riguardante l’immissione di acqua non potabile nella rete idrica urbana. A tutt’oggi tale delibera è sospesa ma non revocata. 

Vorremmo ricordare, in questa sede, al Commissario che ha l’obbligo di rispondere alla petizione popolare sottoscritta da 2000 cittadini e presentata nel rispetto pedissequo dell’art. 8 dello statuto comunale.

Vorremmo avere, altresì, informazioni precise circa lo stato dell’arte delle opere tanto sbandierate al vento e tanto pubblicizzate all’opinione pubblica allo scopo preciso di sminuire il problema “acqua” e di farne, anzi, un mezzo di campagna elettorale. 

E’ bene ricordare al Commissario straordinario che l’emergenza idrica è un problema serissimo e tutt’ora non risolto che merita di essere strumentalizzati per non disturbare l’ascesa al potere di qualcuno. 

In mancanza di risposte e azioni concrete, l’associazione “Partecipiamo” annuncia, sin d’ora, nuove ed importanti iniziative a sostegno dei circa 15.000 cittadini che ancora oggi pagano I costi di un’ emergenza che  poteva finire immediatamente con l’uso dei potabilizzatori da noi proposti.