“No alla tassa di soggiorno. Rischia di annullare tutti i piccoli passi in avanti che il comparto, a spese di grandi sacrifici, ha compiuto. Abbiamo faticato tanto a fare arrivare i turisti dalle nostre parti, pur a fronte di una crisi economica a livello globale. Quindi, se vogliamo che non scelgano altre destinazioni bisogna che la questione della tassa di soggiorno venga archiviata. Almeno in questo periodo”. Sono le dichiarazioni del presidente provinciale di Federalberghi-Confturismo, Rosario Dibennardo, secondo cui il dibattito sulla tassa di soggiorno deve essere improntato su un presupposto: non si può penalizzare i visitatori già alle prese con i morsi della crisi.
“Chiediamo che la tassa di soggiorno – aggiunge Dibennardo – non sia applicata in ambito regionale e, a maggior ragione, sul livello provinciale e, a cascata, nei contesti comunali. E in ogni caso, se l’intenzione è questa, chiediamo, come associazione di categoria, di essere coinvolti e di poter spiegare le ragioni delle nostre posizioni. Siamo in un momento molto delicato per lo sviluppo. Ed è fondamentale che non si facciano scelte sull’onda emozionale legata ai tagli imposti dal Governo nazionale. Se freniamo la crescita del territorio, è chiaro che non ci sarà alcuno sviluppo”.