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Tassa Tarì: sindaco Cassì e assessore Iacono replicano al Pd: “

In risposta al comunicato del PD sui dati relativi alla Tari, il sindaco Peppe Cassì e l’assessore al Bilancio Giovanni Iacono  dichiarano:

Sindaco Cassì:
“Sebbene abbiamo già illustrato i meccanismi della Tari in Consiglio Comunale, ci troviamo a dover oggi nuovamente tornare sull’argomento per evitare il diffondersi di false informazioni da parte di chi, fuori dal Consiglio, evidentemente non sa.

Mettere sullo stesso piano la crescita della percentuale di raccolta differenziata e la tariffa in bolletta è oggi fuorviante per un motivo molto semplice: gli introiti ricavati dai materiali riciclati si conosceranno solo a conclusione di un anno di servizio; e la legge non permette ovviamente di prevedere alcuna riduzione sulla base di entrate non ancora note.

Nonostante ciò la nostra Amministrazione ha, per la prima volta per questo Comune, ridotto del 5% la tariffazione, segnando quindi un’inversione di tendenza e annunciando che dall’anno prossimo questa riduzione sarà sicuramente aumentata.

Altra cosa che il Pd non dice è la presenza dell’addizionale del Libero Consorzio, ovvero dell’ex Provincia, quest’anno cresciuta del doppio e  inserita all’interno della bolletta comunale, ma non certo dipendente dalla volontà di questa Amministrazione.

Da chi non ha mai amministrato certi svarioni potrebbero perfino essere comprensibili, ma diventano inaccettabili se poi si pretende di spacciarli per verità”.

 Assessore  Iacono:
“Sugli attuali costi della gestione dei rifiuti, ci aspetteremmo però almeno un po’ di memoria storica, visto che il loro aumento esponenziale, e i ragusani invece lo ricorderanno bene, si è avuto sotto l’Amministrazione  Dipasquale: in piena campagna elettorale aveva promesso il 28% di raccolta differenziata entro settembre 2011 per giustificare aumenti di un milione e mezzo per maggiore personale; costi che ancora paghiamo nella bolletta Tari seppure non conseguì mai alcuna crescita della differenziata.

I ragusani ricorderanno infatti i casi in cui i contenitori dei rifiuti differenziati venivano sversati insieme,  oppure il patrimonio speso per l’impianto di compostaggio inaugurato e mai attivo, visto che è stato messo in funzione solo con l’amministrazione Cassì, dopo 10 anni. Tutte spese che pesano ancora nell’attuale tariffa. Un elenco così lungo di ignoranze e lacune, e la persona che le dice,  potrebbero far pensare solo alla malafede”.