TENTATA ELIMINAZIONE DELLA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE ALL’ARS

 

“Dopo anni e anni di lotta per vedere riconosciuto un diritto sacrosanto, ora si corre il rischio non solo di compiere un passo indietro ma di vedere addirittura annullato l’impegno di tanti e tante, tra cui la sottoscritta, che si sono scommessi in prima persona per fare in modo che potesse essere raggiunto un risultato dovuto, sancito da un diritto costituzionale”. Lo dice la senatrice del Pd, Venera Padua, a proposito della polemica che sta infuriando all’Ars sulla doppia preferenza di genere nelle elezioni comunali. “Con un colpo di mano, attraverso la presentazione di un emendamento ad hoc – sottolinea la senatrice Padua – si vuole cancellare quella che è stata una conquista democratica che siamo riusciti a ottenere a fronte di un costante e determinato impegno e che ha già garantito, nei pochi anni da cui è in vigore, un cambio di rotta fin troppo evidente, come testimoniano le varie presenze femminili anche nei Consigli comunali della nostra provincia. Lo stesso dicasi per quanto concerne la norma che contempla la presenza di almeno una persona di genere diverso nelle Giunte municipali. Se passa un simile principio all’Ars, cioè annullare quella che è stata una conquista di civiltà, allora non dovremo stupirci se tra poco ci comunicheranno che le donne non possono più andare a votare. Come accadeva nei secoli scorsi. Stigmatizziamo l’atteggiamento di chi vuole instaurare un nuovo oscurantismo. E ci opporremo con tutte le nostre forze per evitare che ciò accada”.