Ha riscosso molto successo la manifestazione Itinerari g(i)ustosi conclusa a Modica e promossa dalla Cooperativa “Quetzal – la Bottega Solidale”, in occasione del suo 20° compleanno e dell’evento nazionale della FairTradeWeek, che ha dato ulteriore visibilità e risonanza all’evento modicano attraverso siti, app e comunicazione mediatica nazionale.
Modica è stata l’unica città, fra le tante che in Italia aderiscono alla FTW, a vedere coinvolti ben 29 locali, di cui 11 ristoranti, 9 fra caffè ed enoteche e 9 fra pasticcerie e gelaterie insieme a Comune, Camera di Commercio, Confcommercio e Istituto Alberghiero “Principi Grimaldi”, i quali hanno sin dall’inizio creduto nell’iniziativa.
I consumatori cercano sempre più prodotti buoni da ogni punto di vista, da quello sociale, senza sfruttamento, al sano, senza latticini, senza glutine per stare meglio.
Il commercio equo offre da sempre garanzie forti su questi elementi e adesso tanti operatori sono interessati a sperimentare e proporre piatti nuovi, che facciano maggiore attenzione a tutto ciò: questo l’obiettivo raggiunto da Itinerari G(i)ustosi.
L’intento della manifestazione consisteva nel far conoscere meglio i prodotti del commercio equo e di diffondere la consapevolezza che è importante sapere la provenienza dei prodotti e in che modo vengono coltivati.
Nei vari locali sono stati assaggiati sia prodotti classici del commercio equo e che vengono da lontano, come il cous cous integrale di PARC dalla Palestina, lo zucchero di canna dell’Ecuador, le spezie della Coop. Podie dello Sri Lanka e il cocco da Fair Trade Alliance del Kerala, sia prodotti italiani provenienti da produttori del Solidale Italiano, come la Cooperativa Gino Girolomoni che nelle Marche produce una pasta di altissima qualità o i prodotti di Libera (la farina di ceci, il limoncello).
Sempre più il commercio equo si avvicina anche ai produttori italiani, in modo che facciano scelte importanti, etiche e qualitative (coltivazione biologica, scelte ambientali, inserimento di soggetti svantaggiati, economia carceraria, terreni confiscati alla criminalità) garantendo prezzi giusti,
prefinanziamento e pretendendo in cambio correttezza nelle condizioni di lavoro, cioè contratti regolari e stabili.
L’Istituto alberghiero ha coinvolto in Itinerari G(i)ustosi una quindicina di studentesse in un percorso formativo sul commercio equo e solidale e inserendole in stages nei locali aderenti che hanno dato la disponibilità ad accoglierle con reciproco vantaggio.
Questa manifestazione ha mostrato l’importanza di creare una rete sul territorio che valorizzi e dia visibilità da una parte al lavoro che il commercio equo e solidale da 40 anni fa (creando nel Sud del mondo condizioni per cui la gente non sia costretta a scappare ma possa vivere dove è nata) e dall’altra a locali che scommettono sulla proposta di prodotti non solo buoni, ma con il valore aggiunto della solidarietà e della giustizia.
A Modica da anni alcuni locali apprezzano e usano i prodotti equosolidali come Antica Dolceria Bonajuto, Dolceria Donna Elvira, Caffè Venezia, Singola, Hostaria della musica, Case Belvedere, Caffè letterario Hemingway.
Diverse le attività che per la stagione estiva porteranno avanti le proposte lanciate in questa settimana.