TERRAMATTA NELLA CINQUINA FINALISTA PER IL NASTRO D’ARGENTO NELLA SEZIONE DOCUMENTARI

Ancora un riconoscimento per Terramatta; Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano di Costanza Quatriglio:  è fra i cinque film finalisti che concorreranno  per il Nastro d’Argento 2013 destinato al miglior documentario italiano dell’ anno. Chiara Ottaviano, la produttrice e  cosceneggiatrice  appena rientrata dalla conferenza internazionale di Ottawa  di  Public History, dove ha raccontato le motivazioni e le finalità del “Progetto Terramatta” (oltre il film anche l’ “Archivio degli Iblei”) ne è felicissima. “L’ impresa  del documentario mi è costata molta fatica,   ma decisamente ne è valsa la pena.  E’ il risultato dell’impegno e della passione di tante persone che hanno creduto nel progetto. Costanza Quatriglio, prima di tutto, che ha saputo curare una regia tanto sapiente dal punto di vista drammaturgico quanto coinvolgente sul piano emotivo.  Sapiente e coinvolgente è stata anche la straordinaria lettura di Roberto Nobile. Mi capita di accompagnare   il film nelle proiezioni che si moltiplicano nelle sale cinematografiche di tutta Italia e sono sempre colpita dall’ intensa partecipazione del pubblico”.   Viva soddisfazione è stata espressa anche dal coproduttore e distributore Istituto Luce Cinecittà che ha portato in finale  anche   Anija-La nave di Roland Sejko. Gli altri 3 film selezionati dal Direttivo Nazionale del SNGCI (Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani), tra i 25 titoli candidabili, sono Il gemello di Vincenzo Marra, Il mundial dimenticato di Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella e Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo. L’annuncio dei vincitori e la consegna dei premi  sarà dato mercoledì prossimo, 8 Maggio, a Roma  presso la Sala Rocca della Direzione generale del MiBAC che sostiene i Nastri d’Argento,  il più antico riconoscimento per il mondo del cinema italiano, secondo nel mondo solo agli Academy Awards.

Terramatta è stato realizzato grazie al sostegno della Film Commission della Regione Siciliana e ha ricevuto anche contributi dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa e dalla Camera di Commercio di Ragusa.