“Immobili che si popolano e diventano case, proprietari sereni, famiglie sicure, città vivibili”, Domenico Leggio, direttore della Caritas, ha presentato il progetto oramai al termine del suo corso: “I tetti colorati”, realizzato con il FEI (Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi).
Intervenuto SE il vescovo di Ragusa, Mons. Paolo Urso, nella biblioteca Mons. F. Pennisi, sala Fondo Antico, ha rimarcato “quanto importante e quanto valore ha avere una casa, soprattutto se questa si popola di tanti “colori”, non solo riferiti al colore delle mura, ma soprattutto alla presenza di persone che avendo il colore della pelle diversa arricchiscono e colorano le nostre vite. “
L’ASP di Ragusa parte di una rete fitta di sostegno al progetto che ha la Fondazione San Giovanni Battista come ente capofila, il dottore Vito Amato, intervenendo per i saluti ha voluto ricordare le parole che SE il vescovo, pronunciò il 29 marzo durante il convegno sull’immigrazione: “Accogliere, l’atteggiamento fondamentale verso l’Altro, conoscere l’Altro, significa guardare oltre. Noi come Azienda siamo disponibili a fornire il nostro sostegno e contributo affinchè queste persone trovino le migliori condizioni di integrazione”. “I tetti colorati”, infatti, primo progetto in Sicilia sull’abitazione e sull’abitare secondo il modello europeo dell’Housing First, rappresenta una proposta operativa in cui la casa è condizione necessaria verso l’autonomia. Integrare, quindi, sulla base di una sistemazione alloggiativa non precaria, le altre condizioni materiali e personali dell’individuo o della famiglia, in rete con i servizi socio sanitari e con la comunità locale.”