“TOPO D’AUTO” ARRESTATO DALLA POLIZIA

 

La telefonata giunta al centralino del Commissariato di Polizia di Vittoria ha riferito con dovizia di particolari le caratteristiche fisiche e l’abbigliamento indossato da un giovane di circa 25/30 che era stato visto rovistare all’interno di un’autovettura parcheggiata in viale Europa a Vittoria.

Le Volanti si sono immediatamente dirette sul posto da direzioni diverse ed hanno intercettato il giovane descritto che alla vista dell’auto con i colori della Polizia con un gesto fulmineo si è liberato di un marsupio, gettandolo a lato della strada su una zona di terreno incolto. Il gesto è stato visto dagli Agenti ed il giovane è stato bloccato dall’altra pattuglia.

Non è stata una grossa sorpresa constatare che si trattava di FIDONE Salvatore, 27enne pregiudicato ed attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Una volta bloccato dagli Agenti, è stato lo stesso Fidone a condurre i poliziotti a recuperare il marsupio e dall’esame del suo contenuto è stata individuata la vittima.

Quest’ultima, che abita in uno dei condomini della zona, è stata contattata ed invitata a sporgere denuncia. Nel marsupio non c’era denaro ma ha potuto recuperare tutti gli effetti personali che conteneva.

Per FIDONE invece è scattato l’arresto. Sorvegliato Speciale di P.S. dal luglio 2015 ha violato già per ben 14 volte le prescrizioni contenute nel decreto col quale il Tribunale gli ha applicato la misura di prevenzione. Ai sensi della normativa contenuta nel Codice Antimafia, per ciascuna delle violazioni, la pena prevista è quella della reclusione da uno a cinque anni.

Stavolta deve rispondere del reato di furto aggravato e di un’ulteriore violazione delle prescrizioni.

Quando le condanne diverranno definitive avrà da scontare qualche anno di reclusione.

Il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa dr. Francesco SODANI, immediatamente informato dei fatti ha disposto che l’arrestato venisse condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, disponendo altresì che stamane si tenga il rito direttissimo.