Spettacoli, musica, laboratori, incontri, dibattiti: la piazza che si veste di colori sgargianti e tante associazioni cittadine riunite in un abbraccio immaginario per cucire insieme la rete della speranza: ecco a voi Umbertata 2019.
È iniziato il conto alla rovescia per il grande evento di solidarietà, giunto alla sua ottava edizione, che il 18 e il 19 maggio, riunisce migliaia di persone per raccontarsi, stringersi e imparare insieme da “Chi cuce il filo della speranza”, slogan della manifestazione, come costruire un domani migliore per tutti.
Quasi 48 ore di emozione senza fine, al centro della città di Catania, dove, in un percorso sensoriale tra testimonianze di vita, si spazia dall’animazione negli stand, all’area sportiva; dall’area ludica a quella artistica. Sabato alle ore 18:00 al via i laboratori della speranza; alle ore 20:30, grande novità di questa edizione, la tavolata sociale e, alle ore 21:30, una serata di musica e di arte di strada.
“La tavolata sociale dell’Umbertata 2019 – afferma Francesco Patanè, responsabile dell’evento e del progetto – è stata pensata come lo spazio di incontro per le associazioni, i volontari e tutti quei cittadini che impegnano la propria vita per costruire storie di speranza a Catania: l’occasione per raccontarsi e condividere esperienze e progetti ma anche soltanto per riconoscere nell’altro la stessa certezza nel valore dell’impegno e della testimonianza. Invitati ad essere i commensali di questa Tavolata sociale, essenziale nel cibo ma abbondante di relazioni, sono pertanto tutti coloro che sentono di voler contribuire a tessere i fili della delicata trama della speranza in questa città, tante volte disperante”.
A imbandire questa tavola di buoni sentimenti e di gusti semplici, con il loro generoso apporto, sono: l’ASSIPAN – associazione panificatori e Affini Sicilia, Coop Alleanza 3.0, Motta Supermercati, Sibeg ed ENMO di Enzo Mosca. Un’occasione per centinaia di persone per condividere insieme allo stesso tavolo, lungo 100 metri, pane e companatico, sperimentando appartenenze e similitudini e ispirandosi a una società sostenibile; ai partecipanti sarà infatti consegnato un Kit di materiale ecologico ed a basso impatto ambientale, offerto da Tusibio.
Tutti e quattro gli angoli della piazza sono collegati dallo stesso filo della speranza che in tanti tra cantanti, attori, artisti, ballerini, animatori si impegnano a cucire insieme in una comunione di intenti. Domenica, già dalle 10:00 del mattino, prenderanno vita tutte le attività all’interno degli stand e le mostre. Grande attesa per l’incontro/dibattito dal titolo “Chi cuce il filo della speranza?”, delle 18:00 con Don Ciotti, il presidente di Libera e, a seguire, la serata di festa conclusiva con tanti ospiti, artisti, testimoni di speranza.
Adulti e bambini si metteranno in gioco attraverso tante attività che valorizzano le loro capacità e la loro voglia di donarsi. “Desideriamo – continua Francesco Patanè – che la gente venendo in piazza possa incontrare chi, nel capoluogo etneo, ogni giorno realizza, talvolta in modo discreto, buone pratiche di volontariato, cittadinanza attiva, solidarietà, accoglienza, lotta alla corruzione, rinnovamento degli stili di vita. E siamo certi che dall’incontro con queste esperienze la gente potrà percepire che la speranza è ancora possibile”. Saranno infatti circa 70 le associazioni che durante la mattinata di domenica 19, proporranno in piazza delle attività di informazione e animazione rivolte a tutti: dai più piccoli ai giovani, dagli adulti agli anziani.
Ad arricchire la due giorni, la collaborazione del comitato promotore di WonderTime, che, grazie alla presenza del fotografo catanese Giovanni Ruggeri, lungo le vie limitrofe, permetterà di ammirare la bellezza autentica di volti che raccontano speranza.
Un progetto straordinario, promosso dalla Parrocchia del Crocifisso dei Miracoli di Catania, finora retta da Padre Gianni Notari, che ha da poco concluso il suo mandato: “Ogni volto ha una storia e nella storia di ciascuno, anche triste, c’è un seme di speranza. Stretti tra noi, accomunati dal desiderio di lavorare insieme, possiamo costruire strade di futuro per tutti e affrontare i problemi che ci troviamo davanti. È questo il messaggio che vogliamo lanciare a tutta la città e a tutti coloro che, a livelli diversi, si adoperano per costruire la speranza”.