L’aula ha approvato, dopo una lunga discussione, il Piano sanitario e sociale integrato (Pssir) 2018-2020. La proposta di delibera è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza.
Presentati, discussi e votati anche una serie di emendamenti. Quelli del gruppo Pd, primo firmatario il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli, sono stati approvati a maggioranza dal Consiglio. Il primo chiedeva di specificare, nella premessa del Piano, “le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative chiamate a confrontarsi in materia di atti esecutivi del Piano”. Il secondo, riferito all’obiettivo 4 (“vivere la cronicità”), si propone “come fine quello di implementare il numero degli ospedali di comunità in qualità di strutture intermedie tra l’assistenza domiciliare e quella ospedaliera”. Il terzo, riferito al Focus 3 (salute mentale), individua la finalità di “prestare la massima attenzione al lavoro con pazienti non collaboranti, alla prevenzione del ‘drop-out’ e al contrasto nei riguardi di inserimenti in strutture residenziali non coerenti con le linee di indirizzo regionale”. Il quarto, ancora relativo al Focus 3 (e firmato anche dai consiglieri di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, dopo che è stato riscritto di comune accordo avendo ritirato un loro emendamento simile), ha la finalità di ribadire il concetto che i sistemi di contenzione rappresentano una violazione dei diritti fondamentali della persona, ma che si è consapevoli che la giurisprudenza prevede eccezioni connesse a presupposti di necessità e urgenza proporzionate al pericolo, e che la Toscana si pone l’obiettivo di essere un modello a livello nazionale per il superamento definitivo di ogni forma di contenzione. Il quinto e ultimo emendamento, riferito all’Obiettivo 9 (Sostenibilità), “si propone di inserire anche la ARRR – agenzia regionale recupero risorse – tra i soggetti individuati con i quali sviluppare il confronto in tema di efficientamento energetico delle strutture del Servizio sanitario regionale”.
Approvati anche alcuni emendamenti presentati da Tommaso Fattori e Paolo Sarti del gruppo Sì-Toscana a Sinistra e da Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt). Uno, riguardante la prevenzione, promuove, anche all’interno del piano sanitario e sociale integrato regionale, strategie e obiettivi che favoriscano la lotta ai cambiamenti climatici in considerazione del loro impatto sulla salute, dimostrato da autorevoli studi della comunità scientifica internazionale. Ancora, approvato un emendamento che, per quanto riguarda l’obiettivo “disuguaglianze di salute e sociali”, introduce nel piano la specifica questione delle persone che nascono con variazioni nelle caratteristiche di sesso, così come, sempre nell’ambito dello stesso obiettivo, un altro emendamento approvato rileva l’uso del concetto dell’identità di genere, diverso dal solo concetto di genere. Nel capitolo dedicato ai bambini, le integrazioni proposte da un emendamento di Sì-Toscana a sinistra danno particolare attenzione, così come previsto dalla legislazione regionale, non solo alla promozione del benessere e del diritto alla salute dei bambini, ma anche alla loro integrità fisica. Infine, nel focus dedicato alla salute mentale, un emendamento approvato promuove un monitoraggio circa il funzionamento dei servizi psichiatrici, con un’attenzione particolare a quelle pratiche che limitano la libertà del paziente.
Tra gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle, il Consiglio regionale ne ha approvato uno sugli animali di affezione, presentato da Andrea Quartini, per progetti di sostegno alla cosiddetta pet therapy, da inquadrare in un percorso dinamico e non limitato ai soli bambini o ai soli pazienti in ospedale. La “simbiosi” tra uomo e animale va favorita, secondo il consigliere, attraverso misure da studiare attentamente, anche all’interno dello spazio dedicato alla salute mentale.
(ITALPRESS)
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