Una app permetterà non solo di acquistare i biglietti ma anche di monitorare dove si trova il bus urbano. Ragusa ha affidato il servizio di trasporto pubblico urbano a Etna trasporti: 18 mesi per un importo di 1.242.518 euro (800mila euro il contributo regionale). Poi una gara europea pluriennale. Una piccola rivoluzione a Ragusa: 11 linee urbane che verranno rinominate – ma che per il primo periodo avranno una doppia numerazione (attuale ed ex) -; da 400 mila a 600 mila chilometri di percorrenza l’anno.
“Per 50 anni abbiamo fruito del servizio Ast – esordisce il sindaco Peppe Cassì -. Dopo tutto questo tempo, nelle classifiche del trasporto pubblico locale, Ragusa non è che brillasse. Un servizio poco utilizzato, Ciò che ci aspettiamo da nuova gestione è salto di qualità i termini di mezzi, personale e servizio in generale, città ha margini di miglioramento, e come ben noto, una vocazione turistica in costante crescita”. E se chi viene a Ragusa o chi ci vive “percepisce maggiore frequenza e un sistema di trasporto pubblico come valida valida alternativa all’ utilizzo del mezzo proprio, si convincerà che vale la pena utilizzarlo”. Collegamenti frequenti con Ibla, con Donnafugata, una linea interna a Marina di Ragusa che attraverserà la frazione marinara da est a ovest. Una manifestazione di interesse che ha preceduto l’affidamento avvenuto con il criterio del maggiore ribasso, che in questo caso è stato del 15 per cento.
Per l’assessore comunale alla Mobilità, Giovanni Gurrieri, è una giornata importante, “una sfida che oggi inizia a dare risultati; non riguarda solo l’amministrazione comunale ma deve essere giocata con la città. Con Etna trasporti abbiamo iniziato a costruire un progetto nuovo di mobilità integrato e parte del piano della viabilità urbana sostenibile” in fase di definizione. Insomma, non una semplice “gara ponte” in attesa del bando europeo pluriennale ma una sorta di elastica sperimentazione sul campo affiché la prossima gara possa essere più incisiva e cucita sulle esigenza della città. Il sistema del trasporto urbano, ha spiegato Gurrieri “si integra anche con la Ztl, ma mobilità integrativa, il car sharing, la micro mobilità, la mobilità dolce”. Ci saranno mezzi con capienza generalmente tra i 19 e 25 posti, con possibilità anche di acquistare il biglietto on line, geolocalizzabile per vedere il tempo di attesa, con pedane ribaltabili per accesso con la carrozzina. Partirà dal 17 giugno, da e per Ibla; il 24 giugno saranno attivate tutte le linee urbane e dal 1 luglio i collegamenti Donnafugata-Ibla e Marina di Ragusa. In prospettiva, anche i biglietti unici per favorire ad esempio anche l’ingresso al castello di Donnafugata (un biglietto cumulativo mezzo/castello); ci saranno abbonamenti (ad esempio, tre giorni o una settimana), carnet ‘scontati’. Il costo dei biglietti sarà di 1euro e 20 centesimi per 60 minuti di utilizzo (tariffa regionale); per Ibla 50 centesimi, perché le corse gratuite finiscono. Gli uffici, come ha spiegato il dirigente del comune, Gaetano Brex, sta già iniziando a lavorare al bando pluriennale.
“Un passo epocale per Etna trasporti – ha detto il direttore della compagnia, Mario Nicosia -. Ci stiamo cimentando in una nuova avventura urbana. Stiamo facendo investimenti, contiamo di andare oltre ai 18 mesi del contratto ponte e azienda già ha fatto investimento importanti e significativi. Abbiamo acquistato dei bus anche con pedana per i disabili. Dobbiamo avvicinare il mezzo all’utenza perché vogliamo vedere oltre i 18 mesi di affidamento”. In questi mesi, dice il direttore, “Abbiamo lavorato molto per cercare di capire interessi e esigenze della utenza. Il servizio ha ragione d’essere se ci sono i viaggiatori”. Un milione di euro investiti nei mezzi. L’amministratore delegato di Etna trasporti, Michele Rocca, ribadendo il core business dell’azienda, cioè stare al servizio del viaggiatore, ha detto “offriamo la nostra storia nel trasporto pubblico, il nostro lavoro corretto e che si adegua ai tempi nella attenzione al viaggiatore in funzione alle sue necessità. Tredici le linee complessive, due festive. Per Ibla 90 corse giornaliere, 45/50 sul versante nord della città e poi Donnafugata e Marina di Ragusa (23 corse giornaliere complessive). Sempre a Ibla viene ripristinata la fermata di largo San Paolo; a giorni verrà inaugurato il parcheggio che garantisce 50 posti auto. Ma il servizio di navetta gratuito sarà eliminato; si pagheranno 50 centesimi. Massimiliano Sessa ha presentato la app, che sarà presto disponibile, elaborata in partenship con Bigo solution: bus tracker, acquisto on line. E la differenza tra feriale e festivo è ‘minima’; 170 corse giornaliere tranne il festivo che ne avrà 130. Donnafugata sarà collegata ad Ibla e proprio da Ibla partiranno le corse per il castello. Fino al 31 dicembre verranno mantenute le esenzioni per diversamente abili e categorie fragili.