TRE STRUTTURE RICETTIVE SI UNISCONO PER PROMUOVERE IL TERRITORIO IBLEO AL SALONE DELLE VACANZE DI LUGANO

Solo facendo sistema si può andare a promuovere il prodotto territorio. E se a fare sistema sono i privati, senza l’apporto del pubblico, alle prese con gravi problemi di carattere economico, il metodo, assolutamente innovativo, è destinato ad assumere un ulteriore valore aggiunto, a maggior ragione in periodi di crisi. E’ quanto hanno cercato di sperimentare tre realtà ricettive della città di Ragusa, Poggio del Sole resort, Hotel Montreal e De Stefano Palace, che si sono unite per organizzare una missione a Lugano. I rappresentanti delle tre strutture, su spinta dell’ufficio turistico del Comune di Ragusa che ha fornito gli adeguati contatti, sono stati ospitati in uno stand del “Salone internazionale svizzero delle vacanze” con lo scopo di mettere in vetrina le bellezze paesaggistiche e monumentali del territorio, rivolgendosi alle migliaia di visitatori che nei tre giorni fieristici, dal 16 al 18 novembre scorsi,  hanno ammirato e apprezzato le peculiarità dell’area iblea.

“Abbiamo cercato di promuovere al meglio il nostro territorio – afferma il direttore di Poggio del sole resort, Marco Nuzzarello – mettendo in evidenza anche le particolarità delle nostre strutture. Ci siamo fatti portavoce, altresì, dell’iniziativa di alcune strutture ricettive di Ibla oltre che di alcuni ristoranti e di alcune botteghe sempre del quartiere barocco. C’è stato spazio anche per loro. Il motivo? Riteniamo sia opportuno che si faccia avanti un concetto. E cioè che non ha senso la concorrenza tra strutture ricettive di una stessa città o di una stessa area territoriale. Piuttosto dobbiamo remare tutti verso la stessa direzione. Attirando al massimo l’attenzione. Ed è quello che abbiamo cercato di fare con la nostra presenza a Lugano. Nel tentativo di riscuotere quanto più interesse sarà possibile in vista della prossima stagione primaverile ed estiva”. Un’esperienza pilota, dunque, che potrebbe aprire le porte ad altre iniziative del genere. “Inutile precisare – continua Nuzzarello – che tutti i costi sono stati a carico delle varie strutture private che credono, e parecchio, in questa forma di promozione e che, organizzandosi, hanno avuto l’opportunità di fare valere un nuovo concetto di interazione con altre realtà territoriali europee. Un’iniziativa molto positiva che, di certo, ripeteremo altrove”.