Roma, 29 aprile 2016 – «Incredibili le parole del Ministro dell’Ambiente che è venuto a giustificare in Aula il raddoppio della piattaforma Vega nel canale di Sicilia nonostante i danni ambientali ingentissimi, da 69 milioni di euro, tanto che lo stesso ministero si è costituito parte civile nel procedimento in corso».
È il commento della portavoce M5S Claudia Mannino che ha interrogato il ministro dell’ambiente Galletti in una interpellanza urgente svoltasi questa mattina alla Camera. Risposta del ministro considerata assolutamente insoddisfacente tanto che il Movimento 5 Stelle depositerà una diffida contro il ministero dell’Ambiente.
«La concessione della Vega risale al 1984 – sottolinea la Mannino – e a novembre del 2015 la discussa ex ministro Guidi l’ha addirittura prorogata per altri 10 anni riconoscendone la “compatibilità ambientale”. Alla luce del dettagliato rapporto Ispra, che ha certificato i danni, ci aspettavamo dal ministero di Galletti un gesto di autotutela – incalza la deputata M5s – sospendendo la concessione almeno fino al 5 maggio 2016 data in cui inizierà i processo. Ma invece no. Per il ministro quelli sono danni da un’attività illecita. Quasi un episodio marginale nell’arco temporale di attività della piattaforma. La Vega, insomma, per Galletti, deve continuare il suo lavoro perché è necessaria all’approvvigionamento energetico del Paese. Come se avessimo interpellato il ministero dello Sviluppo economico invece che quello per l’Ambiente. Evidentemente Edison e Confindustria vengono prima della tutela ambientale e della salute dei cittadini».
La deputata Mannino annuncia quindi che a fronte di circa 70 milioni di euro di danni già certificati, il Movimento 5 Stelle depositerà una diffida nei confronti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare affinché sospenda il recente rinnovo di concessione almeno fino alla sentenza di primo grado.