TUTTA SCOGLITTI HA SALUTATO IERI SERA LA MADONNA PELLEGRINA

“Non dovranno passare di certo altri sessant’anni prima di rivederci. Affidiamo il nostro cuore nelle Tue mani. Con l’auspicio di ricevere serenità, tranquillità e buona salute”. E’ questo il saluto concretizzato dai fedeli, ieri sera, nella parrocchia Santa Maria di Portosalvo, a Scoglitti, per l’ultima giornata della “Peregrinatio Mariae” con la venerata immagine della Madonna Pellegrina proveniente dal santuario di Fatima. Uno speciale legame, indissolubile, quello che è andato cementandosi nel corso di questi giorni. La presenza della Vergine proveniente dal santuario portoghese è stata caratterizzata dal passaggio di migliaia di fedeli che, da sabato scorso a ieri sera, hanno voluto rendere omaggio al simulacro ospitato all’interno della parrocchia della frazione rivierasca di Vittoria. Una grande soddisfazione anche per il parroco don Francesco Forti che ha avuto così modo di concretizzare un’ideale unione tra la Madonna Pellegrina e Santa Maria di Portosalvo la cui festa sarà celebrata tra qualche giorno. Ieri, prima della processione mariana conclusiva, attraverso via Napoli, scandita dal canto dell’Adeus, è stato il vicario generale della diocesi, don Salvatore Puglisi, a celebrare la santa messa nell’altare allestito all’esterno della chiesa. Don Puglisi ha posto l’accento sulle caratteristiche del cuore di mamma, quello della Madonna, che sa accogliere il pentimento e la conversione di ciascuno di noi. Prima della santa messa, il responsabile della Peregrinatio Mariae, don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute, ha preso la parola ringraziando tutti i fedeli per l’affetto riservato alla Madonna Pellegrina. “Un sincero ringraziamento, inoltre – ha detto don Occhipinti – al parroco don Forti e a tutta la comunità che hanno voluto con forza che questa presenza cadesse in coincidenza con il sessantesimo anniversario dalla prima presenza della Madonna di Fatima a Scoglitti (era il 1953). Un grazie particolare, poi, consentitemi di esternarlo al diacono Giovanni Corbino che ha avuto cura della statua della Madonna come se fossi stato io stesso. E’ un ufficio molto importante e speciale quello di prendersi cura del simulacro della Vergine in questi termini. E il diacono Corbino è riuscito a portarlo a compimento nel migliore dei modi”.

 

 

 

Cinzia La Greca