TUTTO DALLA CITTA’ DI VITTORIA

Intervenendo a proposito del rinvenimento della testa mozzata di un cane all’interno del cantiere dei lavori per la realizzazione della rotatoria di via Generale Cascino, l’assessore alla Legalità Piero Gurrieri ha espresso la propria solidarietà alla ditta e alle maestranze “coinvolte per un episodio che non può essere per alcuna ragione sottovalutato, non soltanto perché si tratta del secondo segnale nel giro di poche settimane, ma anche per le circostanze di un gesto che, a un primo impatto, ci riporta al linguaggio mafioso”.

“Nell’associarmi a quanto già dichiarato dal sindaco – ha continuato Gurrieri – auspico anch’io che la magistratura e le forze di polizia possano fare rapidamente piena luce. Per quanto ci riguarda, chiederemo alla nostra polizia municipale controlli ancora più accurati. Resto perplesso, invece, riguardo al tenore di alcune dichiarazioni stampa rese dal consigliere comunale Andrea La Rosa. Si tratta di dichiarazioni incomprensibili e, comunque, controproducenti rispetto alla finalità che penso abbia ispirato l’intervento di un consigliere attento come La Rosa. Sarebbe auspicabile che La Rosa potesse chiarire all’opinione pubblica il senso delle sue affermazioni, quali ‘nella nostra città ci riempiamo la bocca con i percorsi di legalità e poi ci confrontiamo con episodi di questo tipo’ e ‘una possibile antimafia di facciata’. La stragrande maggioranza della nostra città, dalle sue istituzioni ai mondi della produzione, del sociale e dell’istruzione è dalla parte della legalità e dell’antimafia ed i percorsi di legalità costituiscono da anni e anni il punto d’approdo di una importantissima riflessione culturale che ha per protagonisti migliaia di adolescenti, insieme ai loro familiari e docenti. Su questo, e sull’inderogabile necessità della più ampia unità quando la criminalità tenta di rialzare la testa, non esistono dubbi e, quindi, occorre che tutti prestino la massima attenzione alle espressioni, in modo da non rischiare, loro malgrado, di alimentare una confusione che non ha mai aiutato la promozione della legalità”.