TUTTO QUELLO CHE SI PUÒ FARE

Non è il momento per aspettarsi molto dalle cronache locali, il dopo elezioni richiede riflessioni e pause di lavoro politico. Addirittura il neo Sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, del centrosinistra, per la cronaca, avrebbe preso, secondo livesicilia.it, una settimana di ferie, lasciando con un palmo di naso quanti si aspettavano l’inizio della nuova era dopo quindici anni di centro destra. Si pensa che, oltre alla riconosciuta e indiscutibile esigenza di una pausa, dopo la lunga campagna elettorale, partita già con le primarie, ci siano, sempre secondo il giornale on line, anche i tempi richiesti dal posizionamento di eventuali tasselli del mosaico politico che si deve comporre, nonostante non siano stati adottati, ufficialmente, apparentamenti al ballottaggio, ma tutto il mondo è paese. C’è da riscontrare, comunque, l’esordio di eccellenza del probabile viceSindaco, assessore designato, che sfoggia doti comunicative non certo ordinarie, quando dice: “Mi sembra una polemica davvero sterile, occorre guardare la sostanza e non la forma: non credo sarebbe stato giusto insediarsi, iniziare a maturare lo stipendio e dover comunque fisicamente staccare la spina qualche giorno per ritrovare la lucidità necessaria. Siracusa non sta bene e rimetterla in carreggiata richiede una forza ed una chiarezza di obiettivi che mal si conciliano con i postumi di una campagna elettorale molto fisica”.

Ma Berlusconi, i suoi uomini dove li va a cercare ?

E così si continua a spulciare le cronache nazionali e regionali. E cosa troviamo ?

I fiorentini sono incazzati neri, pardon trattandosi di toscani forse è meglio dire che sono rossi per la collera, suona meglio ed è più veritiero ! Si è incazzato nero, questo si può dire, anche Grillo, che ha lanciato strali twittando : “Il Giovane ‘Renzie’, a Firenze, ha fatto una cosa surreale. I cittadini si sono infuriati”.

E sul blog, a firma mr Worf dal titolo ‘Renzi affitta Ponte Vecchio alla Ferrari, cittadini infuriati’, si legge: “100mila euro intascati dal Comune di Firenze per poche ore di affitto. È successo sabato. Ponte Vecchio è stato chiuso improvvisamente al pubblico. Arriva la polizia municipale e transenna la zona. Perché? Perché la Ferrari ha affittato la zona per una festa privata, presente anche Luca Cordero di Montezemolo. Ponte Vecchio resta off limits, per tutti, dalle 17 alle 23. Cittadini infuriati: “non hanno avvertito nessuno”.

Turisti e fiorentini hanno trovato l’accesso al Ponte sbarrato da fioriere e personale privato. Sulla decisione di dare il via libera all’evento, presa in sordina dall’amministrazione Renzi, scatta la polemica. Stupore e rabbia tra i turisti, in particolare quelli che a Firenze erano venuti solo per un giorno. Sgomento tra i fiorentini, alcuni costretti a fare un lungo giro per tornare a casa dall’altra parte d’Arno, magari con le borse della spesa.

Questo riportava l’ huffingtonpost.it., liberoquotidiano.it rincara la dose parlando di un “blocco sociale che il “compagno” Matteo Renzi prova a sedurre dalla sua scrivania di palazzo Vecchio. Il gratificato sarebbe Luca Di Montezemolo, l’uomo che ha finanziato la salita in politica di Monti, “cavallino rampante” dell’imprenditoria italiana che ora vuole salire sul carro di Renzi, e il sindaco non si nega.

L’iniziativa, andata in scena, a Firenze, sabato 29 giugno, ha fatto storcere il naso alla sinistra del Pd che intanto prepara le primarie per la segreteria. I fiorentini, soprattutto quelli “rossi”, ma non per la Ferrari,  non hanno gradito questo show sotto le stelle, tra giacche a doppiopetto e sorrisi al caviale.

Si è anche innescata una polemica quando l’Assessore alla cultura di Renzi, il filosofo Sergio Givone, ha sposato la linea del sindaco: “Ce ne fossero di Ferrari”, dice a Repubblica. E aggiunge:  “Centomila euro è una bella cifra, del resto queste sono le tariffe. Ma in ogni caso non è solo questione di soldi”. Sarebbe, in effetti, una questione politica, per facilitare la scalata verso palazzo Chigi, sempre secondo il quotidiano milanese.

Illustri personaggi, come l’ex ministro Antonio Paolucci e come Tommaso Montanari, docente alla Federico II di Napoli, bocciano l’idea di bloccare una via di passaggio. Montanari avrebbe detto: “I beni culturali sono l’unica cosa che in questo mondo si possa ancora sottrarre alle leggi del mercato. Una piazza o un ponte non sono merce da vendere”. Qualcuno pensa che la prossima volta magari il sindaco potrebbe passare da ponte Vecchio, non sulla sua bici ma bordo di una Ferrari.

Quando ci sono di mezzo le Ferrari, se ne occupano sempre le cronache nazionali, per i sindaci che vanno in vacanza, solo le cronache locali, ora anche quelle regionali.

Ma di questi tempi a Firenze non si può fare veramente nulla !

Giorni prima il capoluogo toscano era balzato alle cronache per la vicenda delle escort (per i provincialotti di questo angolo di Sicilia, sarebbero le puttane, ma come lo spazzino diventa operatore ecologico o la cameriera diventa collaboratrice domestica, dobbiamo adeguarci ) e delle intercettazioni a luci rosse in cui sarebbero coinvolti, alcuni indagati per favoreggiamento della prostituzione, imprenditori, professionisti, commercianti, ristoratori, gioiellieri, sportivi, qualche giornalista e qualche politico.

Appunto dalle migliaia di pagine delle intercettazioni – come riporta un articolo del quotidiano il Tirreno – è uscita la storia di sesso tra una prostituta di 42 anni, una delle più ambite, e un funzionario di Palazzo Vecchio, amico e collaboratore di un Assessore.

Una vicenda degna del miglior Boccaccio che, d’altra parte, è proprio di Firenze, come pure delle più spinte commedie all’italiana degli anni ’70 con Lino Banfi ed Edwige Fenech. Perché, secondo le intercettazioni, alcuni degli incontri più hot si sarebbero svolti, addirittura, dentro il Comune,nella sala delle conferenze, dove il funzionario, tremante avrebbe strappato le calze alla donna e l’avrebbe trascinata nel grande sala dove sarebbero stati scoperti da una donna delle pulizie che, per la sorpresa, fece cadere tutta l’acqua per terra.

Un giro pauroso di prostituzione che girava attorno ad uno degli hotel più famosi di Firenze, con circa 140 escort e 200 studentesse, che sarà destinato ad occupare le cronache ancora per molto.

Una delle escort al centro dell’inchiesta fiorentina, per circa un anno,  dal 2011 al 2012, avrebbe vissuto ed esercitato in una casa nella disponibilità di un consorzio di cooperative sociali che si occupa di assistenza agli anziani, consorzio che sarebbe stato presieduto, dal 2007 al 2012, da un, ormai ex, assessore comunale Pd della giunta Renzi.

Ve li immaginate i funzionari di un Comune che, la mattina, prima di toccare le carte, le mettono controluce per verificare se ci sono tracce di sostanza organica ?

Principe di Chitinnon