14 anni di carcere per aver ucciso una giovane donna a Vittoria. Il Gip presso il Tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà, ha condannato Federico Iacona, 30 anni, con rito abbreviato, alla pena di 14 anni di carcere per aver ucciso a coltellate la giovane mamma di origine albanese Brunilda Halla. La donna è stata accoltellata il 25 maggio dello scorso anno davanti alla sua abitazione di Vittoria. Iacona, l’ha colpita alla nuca, alle spalle e al collo con un coltello a serramanico. Il giovane, ha poi dichiarato che il suo è stato un gesto di “ribellione contro la società”.
Il pubblico ministero Gaetano Scollo aveva pronunciato analoga richiesta di condanna al termine della sua requisitoria. Il giovane è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Disposta una provvisionale immediatamente esecutiva per il marito e i figli della donna di 75.000 euro ciascuno e di 30.000 nei confronti del fratello della vittima mentre il risarcimento del danno patito dalle parti civili verrà quantificato in separata sede.
Concesse le attenuanti generiche, dovrà essere assegnato per 5 anni ad una casa di cura e di custodia. In fase di incidente probatorio, promosso dagli avvocati di Iacona, è stata accertata attraverso una perizia la parziale incapacità di intendere e volere.
Il dramma si era consumato in via Tenente Alessandrello, ed era stato ripreso anche dalle telecamere videosorveglianza della zona. Iacona aveva intravisto la donna, una vittima casuale che neanche conosceva e che stava uscendo di casa. Poi, l’aveva accoltellata alle spalle. Brunilda Halla è stata uccisa davanti ad uno dei figli e poi era morta durante il trasporto in ospedale. L’omicidio ha sconvolto non solo Vittoria, ma l’Italia intera.