Ci si chiede perché le persone che hanno militato o militano nei partiti siano in grane crisi con questi. La domanda ha una sola risposta. I partiti sono di vecchio stampo, non si rinnovano, non si rigenerano hanno scarsa democrazia interna e non rispondono alle esigenze, che provengono dalla base, e dal mondo reale. Il mondo dei web è veloce, e questi, ancora, sono ancorati a vecchi sistemi di potere, a vecchie logiche di comunicazione. Un’analisi, che non ci soffermiamo a fare, delle politiche ci porta a due considerazioni: il “poltronificio”, la corsa alle poltrone, è stato predominante dalla vecchia politica, poco spazio è stato dato alle donne, ai giovani, a chi si è speso in prima persona in questi. Parliamo dell’Udc, ad esempio, dove è stato palese un atteggiamento verticistico e non condiviso, intendiamo le scelte di apertura al Mpa dentro il partito, non condivise, ma imposte dall’alto, questo nella politica regionale, mentre in quella nazionale, il nepotismo tipico dei Papi del ‘500 ha prevalso. I risultati sono stati nefandi: allontanamento dal partito, che oggi si prepara al Congresso Nazionale del 26 e 27 aprile, e non sappiamo come si configurerà. I soliti volti, le solite parole, le solite mozioni che passano all’ultimo momento nell’auspicio che tutto continui, in un concetto di “panta rei”. Il malumore è diffuso non solo a livello nazionale, regionale,ma, anche provinciale: commissari ovunque. E la base dov’è? Ce lo chiediamo tutti, ma meglio intervenire sulla struttura che sui contenuti. E’ più semplice agire nel “Tutto cambi perchè rimanga com’è”. D’altronde siamo in Sicilia, e Tomasi da Lampedusa l’aveva detta questa frase-concetto tanti anni or sono e si confaceva benissimo alla situazione politica, e alla Sicilia di allora. Oggi, siamo nel 2013 ma la politica non avverte i cambiamenti, legata com’è ad un concetto che si può sintetizzare in poche parole: stare accanto al politico di turno,elargitore di qualche osso da rosicare.
Chi la politica la fa davvero, vicino ai giovani e non, la politica dei contenuti,al di fuori delle vecchie logiche, ma per il Bene Comune, non si adatta facilmente allo status quo, e si muove diversamente, senza barriere di sorta.
La libertà di pensiero non si adatta a queste logiche, e fa il suo percorso nella vita e nella politica. La politica è azione, non tatticismi. Svecchiamo queste posizioni, e parliamo di rigenerazione e rinnovamento, che può avvenire attraverso le donne e i giovani, in un modo diverso di approcciarsi alla politica, che non è quello dei favori, “particulari”, ma quello della partecipazione e della democrazia, dove le idee, il pensiero siano dominanti.