“Tra i problemi che a Ragusa sembrano irrisolvibili in perpetuo, quando invece servirebbe soltanto un poco di operatività in più, c’è quello degli scavi archeologici di via Anfuso. Una questione che si trascina da anni senza che nessun’Amministrazione comunale si sia presa la briga di trovare, finalmente, una soluzione”. E’ quanto denuncia il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale, secondo cui è indispensabile partire da una base certa. Quale? “Questi lavori, nonostante i palleggiamenti di responsabilità con la Soprintendenza – afferma Dipasquale – sono di competenza dell’ente di palazzo dell’Aquila. Se così non dovesse essere, lo si dica chiaramente.
In questi giorni, a causa dello spegnimento di un lampione soprastante il sito in questione, in mancanza di adeguate segnalazioni luminose, se si eccettua un catarifrangente e una transenna che indica la presenza di lavori in corso, costituisce un serio pericolo per gli automobilisti che, tra l’altro, da quelle parti, chissà perché, spingono come se nulla fosse il piede sull’acceleratore. Era stato chiesto di verificare la possibilità di creare una struttura carrabile a giorno che potesse garantire la percorrenza dell’intera carreggiata e, allo stesso tempo, conservare l’integrità dei luoghi. Purtroppo, nonostante questa potrebbe essere la direzione da percorrere, ancora oggi nulla di tutto questo è stato attuato. Tra l’altro il sito risulta essere in una condizione di degrado a dir poco incresciosa. A questo punto chiediamo all’Amministrazione Piccitto, insediatasi da poche settimana ma già alle prese con numerosi problemi, di farsi carico anche di questa delicata questione e di individuare una soluzione che consenta la piena fruizione di una via che, tra l’altro, insiste in un’area di nuova espansione della città e che, anche per questo motivo, risulta essere particolarmente trafficata”. Ricordiamoci sempre che i Beni culturali sono di tutti e per tanto vanno tutelati affinché anche le future generazioni possano goderne e fruire.