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Un anno di famiglia, di amore e di diritti. Primo anniversario di unione civile tra Gianpiero ed Enrico, la prima coppia gay di Modica

Un anno di amore da “sposati” civilmente, un anno di famiglia, un anno di diritti. Festeggiano oggi il loro primo anniversario la prima coppia gay che si è sposata al Comune di Modica, formata da Gianpiero Puma, noto make up artist siciliano e Enrico Basile, anche lui nel settore del make up. Un anno fa si sono sposati a Valata Minusa a Modica, una bellissima villa del ‘700, con una cerimonia molto intima ma al tempo stesso blindata, con amici e parenti pronti a festeggiare questo importante traguardo.

E proprio come un anno fa, oggi si ritrovano insieme per festeggiare, questo primo anno di famiglia, anche se in verità stanno insieme da dieci anni.

Dieci anni in cui si sono amati e si sono ritrovati insieme momento dopo momento, fino a decidersi e a compiere il grande passo. Per l’anniversario festeggeranno in maniera ancora più intima, rispetto all’unione civile, ma sempre con testimoni, la celebrante del matrimonio, la nota avvocato Daniela Spadaro e i propri genitori. Saranno stasera tutti in un noto ristorante modicano a festeggiare.

Un momento anche per rivedere insieme le splendide foto realizzate dalla nota fotografa Sonia Aloisi, che di recente ha vinto, come unica italiana, un recente premio internazionale, così come il filmato realizzato dal videografo Luca Milazzo, anche lui molto ben inserito nel settore.

Ma cosa cambia in fatto di diritti dopo l’unione civile al Comune? L’abbiamo chiesto a Gianpiero Puma: “In diritti acquisiti? Direi che abbiamo adesso i diritti ma anche i doveri delle coppie tradizionali, ovvero prendersi cura l’uno dell’altro. Così come una maggiore tutela legale che ci permetterà di prendere decisioni come coppia”.

Ci si sente una maggiore responsabilità adesso da “sposati”? “La responsabilità che si avverte oltrepassa ogni immaginazione soprattutto quando tutto si avvia con amore, dedizione e massimo rispetto. Sicuramente la nostra unione ha rappresentato uno dei momenti più belli della nostra vita ma la cosa bella è stata aver avuto il pieno sostegno dei nostri genitori che ci hanno aiutato anche nella nostra unione.

Da quando ho conosciuto mio marito ho sempre voluto costruire una famiglia con l’idea che essere gay non significa essere diversi. Diversi da chi? Ad oggi è assurdo che in Italia esista la mentalità bigotta di voler togliere questi nostri diritti civili come coppie gay, che sono una prima conquista”.