Nel giorno dell’alba senza Luna, per un’eclisse unica nel suo genere in un millennio, l’Associazione “Muorika Mia” e il Caffè letterario “Salvatore Quasimodo” hanno portato la Luna nel cuore di quanti hanno voluto assistere al Palazzo della Cultura di Modica a “Luna Luna, Canti di terra. Natale in dialetto tra poesia e canti”. Descrivere la serata in termini di mera cronaca è praticamente impossibile. L’impeccabile regia e il sapiente dosaggio di versi recitati e cantati hanno creato emozioni, hanno indotto a palpiti, hanno riacceso la memoria in un modo così intenso che non puoi immiserirlo con un’elencazione di titoli di poesie e di canti, di poeti, di musicisti, di voci…
Natale è spesso la facile enunciazione di buoni sentimenti a buon mercato. I “Muorika Mia” e il Caffè letterario “Quasimodo” ti hanno fatto gustare il sapore del Natale, in un armonico intreccio di ricordi recitati e di arpeggi delicatissimi, di voci vellutate che danno modulazione ad un sentimento vero, forte, deciso. L’amore per la terra, per Modica, per le sue eccellenze ha trovato il giusto momento per potersi esprimere ad un livello alto ora con l’ironia della composizione poetica irriverente, ora con gli scioglilingua cantati e rappresentati da quei professionisti dell’emozione dei Muorika Mia, ora con una ninna nanna recitata o sussurrata a mo’ di nenia di raro effetto, ora con il ritmo contadino dei vecchi carrettieri.
E poi quei versi di Elio Galfo recitati dalla “Dea ex machina” dell’evento, Marcella Burderi… Versi ed interpretazione che ti tolgono il respiro e si incastonano magistralmente in una serata fatta di dolcezza vera, di sentimenti veri, di persone vere persone.
Sì, a volte hai avuto da sempre davanti uno scrigno pieno di rari monili e non te ne sei accorto. “Luna Luna, Canti di terra” ci ha ricordato che l’oro che cerchiamo è più vicino di quanto immaginiamo. Non per niente Natale è la festa della Rivelazione. (Pieffe)