UN CETO POLITICO SENZA MEMORIA E SENZA SPINA DORSALE

Il tentativo goffo di Nicosia di recuperare credito nell’opinione pubblica cittadina attraverso l’uso spregiudicato della informazione pilotata si è trasformato gradualmente in una velenosa e spavalda requisitoria direzionata verso alcuni oppositori di questa amministrazione, che non intendono sottomettersi alle porcate del regime, prodotte con impressionante successione in tutti i campi della vita amministrativa:

Le fogne si ribellano, i depuratori non obbediscono, la spazzatura si moltiplica, le strade di dissestano, i tributi si ammutinano, le alghe non hanno altro da fare che importunare un imprenditore.. è tutto un complotto contro l’Amministrazione…

La tecnica messa in atto per recuperare un minimo di attenzione da parte dei cittadini è quella, classica e scontata, di rovesciare il senso delle cose e trasformarsi mediaticamente da accusato in accusatore, da inquinatore in tutore della salute dei cittadini, da armata brancaleone in squadra antibuzzurri ( o porci ).

Capita così di leggere su fb le parole di un sindaco che fa passa parola di alghe sbagliando volutamente il riferimento territoriale ( la spiaggia 7 al posto della 12 ), che non pubblica contestualmente il provvedimento Arpa sulle gravi anomalie gestionali del Depuratore di Scoglitti, nè quelle recenti nè quelle dell’ultimo anno, o degli ultimi anni, lasciando tutto nella indeterminatezza e nel vago, al fine di fare scomparire la percezione dei problemi esistenti, la loro origine tecnica e amministrativa, le carenze gestionali e amministrative, le responsabilità precise di chi ha amministrato la città.

Solo da qualche giorno, il WWF, ospite da molti mesi a questa parte della struttura più bella e massacrata di Scoglitti, La Lanterna, ha presentato un esposto alla Procura sulle condizioni di degrado gestionale del Depuratore, mentre l’altra Associazione Ambientalista che è attiva in Città, cioè Fare Verde, è da molti mesi ormai impegnata tenacemente sulla questione dei Depuratori e della Discarica: che sono i punti di crisi più evidenti e più forti della filiera ambientale della Città. Per non parlare poi della Raccolta Differenziata, della pulizia della Città, del CCR Centro Comunale di Raccolta trasformato in una abusiva e illegale discarica di tutto e a cielo aperto.

Nel tentativo di sottrarsi alla morsa delle sue precise responsabilità e scrollarsi di dosso il marchio della irresponsabilità nella gestione di tutte le problematiche ambientali, Nicosia e Soci aprono il fuoco, spalleggiati da improbabili assessori alla Dezio, contro l’opposizione reale, che è quella che combatte sul fronte quotidiano la battaglia per impedire il crollo di una città un tempo viva e attiva, recuperando vecchi e stantii discorsi sull’abusivismo edilizio, sulle battaglie per la sanatoria, sugli errori del passato, generosamente catapultai sul groppone di una sola persona, cioè sul sottoscritto.

Molti di questi che parlano hanno lucrato bene dal passato, certo. Ma farsi ora paladini della nuova urbanistica perequata, tenendo per 8 anni il Piano Regolatore Generale sotto chiave, a disposizione di intrighi e proiezioni, di calcoli edilizi e cementificatori, vestendo anche i panni dei demolitori della fascia entro i 150 metri, case che esistono da trenta e più anni, fa veramente impressione. Colti con le mani nel sacco, responsabili del vuoto normativo, affossatori della Variante del Prg, si scatenano con intimidazioni e accuse, senza temere il ridicolo.

Quello che però mi indigna maggiormente è il constatare il silenzio e la sottomissione di tanti personaggi della sinistra storica della Città che non solo subiscono questi improperi da simile gentaglia, ma addirittura esibiscono la loro sottomissione, si prestano all’inganno devastante e alla mistificazione, alla rinuncia di qualsiasi sentimento di verità sostanziale e di difesa di un patrimonio di lotte e di conquiste o, se non altro, del loro ruolo e della loro funzione, storicamente svolta. Parlo di gente che è stata Parlamentare, sindaco, e altro…
Ma come si fa a scrollarsi di dosso la propria identità e la propria storia sino a questo punto, stando assieme a chi indecorosamente li scarnifica e deride…? Al di là dei meriti e dei demeriti, ma in questo deserto della sinistra storica, non c’erano dirigenti, uomini politici, amministratori oltre che me ?

L’avere rinunciato a queste battaglie li ha sconfitti. Si sentono e sono sconfitti. Forse non esistevano neanche allora. Subire la sconfitta può essere rovinoso, ma accucciarsi per piccoli privilegi personali cancellando la memoria delle cose fatte è veramente indecente.

Questa operazione è costata  cara alla Città di Vittoria, città laboriosa di lavoratori, artigiani, produttori, ceti medi produttivi del commercio e del turismo, pescatori, professionisti. Il patto per il progresso che ha sostenuto per 60 anni lo sviluppo grandioso di Vittoria si è interrotto. Ora domina la speculazione e il parassitismo: chi lavora fatica e magari va in rovina, mentre lestofanti e speculatori rialzano la testa. La politica è invasa da approfittatori e lestofanti, fatte salve le persone degne che pure resistono e anche si affacciano all’agone.

Ma il segno è quello della decadenza della Città, che non ha più difese, che non ha più ceti di riferimento, personalità che siano disposte al sacrificio per tutelarla, siano disposte a rompere anche con il proprio Partito, con la propria parte, per affermarne le prospettive.

Quanto a me, consapevole di essere stato un dirigente responsabile di tante cose, molte buone tali altre non proprio, mi permetto con molta umiltà, di utilizzare uno scudo protettivo, che mi consenta ancora di combattere e credere nella Città di Vittoria e nelle sue energie migliori….