Un gol per tempo e il Ragusa 1949 liquida senza patemi d’animo la pratica Enna. A segno Lo Giudice nella prima frazione, Cess nella ripresa. Conquistata la seconda vittoria consecutiva all’Aldo Campo dopo il successo casalingo, prima della pausa natalizia, ottenuto nel derby con il Santa Croce. “Quella di ieri – commenta l’allenatore azzurro, Alessandro Settineri – è stata una partita in cui non abbiamo rischiato praticamente quasi nulla. Questa “banda” di ragazzi, la definisco così in senso affettuoso perché è comunque estremamente giovane, ha parecchio desiderio di far bene e, soprattutto, riesce ad esprimersi con notevole qualità. Anche i nuovi, devo dirlo, hanno avuto un buon impatto sulla gara perché qui si respira la cultura del lavoro, una cosa a cui tengo in modo particolare. Parlo, nello specifico, della capacità di adattarsi a un’idea comune di gioco, sia da un punto di vista riguardante le giocate ma anche mentale. Queste due fasi sono attuate dai ragazzi con grande sacrificio e dedizione, nessuno si tira mai indietro”.
“La gara di ieri – continua Settineri – era delicata e difficile non solo per l’avversario ma soprattutto perché noi, per il momento, abbiamo ancora un numero esiguo di calciatori. Ieri c’era la disponibilità di quindici calciatori. Molti sono addirittura ’99, 2001, qualcuno alla prima esperienza in Eccellenza.
Non è mai facile, insomma. In più ho dovuto rinunciare a Cappello, squalificato, ma anche a Nacho Torres, un elemento che potrebbe fare comodo al gruppo. Purtroppo, il transfer non è ancora arrivato. Sono felice per i ragazzi perché lo meritano. L’impegno è proficuo e costante e ancora oggi riusciamo a fare delle cose belle e importanti. Mi hanno gratificato gli applausi del pubblico alla fine del match, rivolti alla panchina. Sono molto orgoglioso perché ritengo che il lavoro silenzioso, alla lunga, paghi rispetto a chi, invece, preferisce lasciarsi andare alla chiacchiera. E’ bello che mi considerino il direttore d’orchestra di questa “banda”. Ovviamente, e lo ribadirò sino alla fine, dobbiamo goderci ogni singola partita, valutare cosa si è fatto di buono e cosa poteva essere fatto meglio. Il tutto con tranquillità e serenità.
Ogni confronto deve servire per migliorarci. La classifica? Lasciamola agli altri. Noi cerchiamo di ottenere il meglio da noi stessi. A fine anno vedremo in quale parte della graduatoria ci troveremo. Siamo certo molto vicini alla salvezza, se già addirittura non raggiunta. E direi che va più che bene per una neopromossa. Naturalmente questo non significa che siamo una squadra che non ha fame. Anzi, siamo parecchio ingordi. E faremo di tutto per dare sempre più soddisfazioni ai nostri tifo