Per il 2013 l’IMU sulla prima casa non la pagherà NESSUNO, tranne chi possiede castelli o dimore principesche.
L’ennesima vittoria di Berlusconi? L’ennesimo rospo da ingoiare per il centrosinistra?
L’ennesimo “pedaggio” pagato alla propaganda del PDL?
Lasciamo sospese le domande e intanto cominciamo con il chiarire che la portata del provvedimento varato ieri dal Consiglio dei Ministri ha una portata limitata al 2013; praticamente con coperture “una tantum” si esenta il pagamento dell’IMU sulla prima casa per il 2013 in attesa che dall’anno prossimo venga sostituita questa imposta dalla nuova “service tax” che dovrebbe inglobare l’IMU e la Tares (tassa sui servizi comunali) e che è ancora tutta da progettare; si sa solo che garantirà lo stesso gettito delle imposte che sostituisce, che sarà gestita dagli enti locali e che quindi la soluzione del problema dell’imposizione sulla prima casa, in prospettiva, semplicemente rimane un’incognita!
Il problema è che la vicenda dell’IMU rischiava di essere strumentalizzata dal PDL come “la madre di tutte le battaglie” utile a creare l’incidente per far cadere il governo Letta con una motivazione “nobile” (ci eravamo impegnati con gli elettori … siamo disposti alla crisi per rispettare le promesse elettorali …), il governo Letta ha di fatto scaricato l’arma del PDL assecondando “l’operazione immagine” degli alleati senza comunque creare “danni permanenti” al bilancio dello Stato.
Chiarisco subito che questo non vuol dire che sia un provvedimento condivisibile, anzi è decisamente un rospo “indigesto”: come si può giustificare un provvedimento “ingiusto” che esenta dal pagamento di una imposta cittadini facoltosi con attici prestigiosi per poi destinare qualche briciola ai problemi del lavoro, agli esodati (molti dei quali continuano a restare con il fiato sospeso) e continuare a non “investire” sul futuro, sui giovani, sulla scuola, sulla ricerca?
Mi chiedo peraltro che senso avrebbe regalare un assist di questo tipo all’avversario politico che già dà fiato alle trombe della propaganda per rivendicare che l’etica in politica è rispettare gli impegni presi in campagna elettorale … proprio a discapito degli impegni in campagna elettorale presi dal centrosinistra?
Vero è che i cittadini già l’anno prossimo toccheranno con mano che al di la dell’effetto “marketing” l’imposta sulla casa e sui servizi comunali saranno chiamati a pagarla lo stesso (anche se sotto il nome di “service tax”), si spera con meccanismi “perequativi” che ne riducano il peso sulle fasce deboli e senza fare “regali” alle fasce più abbienti, ma è anche vero che siamo oramai abituati a costatare quanto efficace sia la capacità del centrodestra di captare consensi con argomenti “emotivi” che poco hanno a che fare con un sereno ragionamento sugli effetti reali di certe promesse elettorali.
In effetti risulta politicamente illogico ipotizzare che l’IMU sia un cedimento ai “ricatti” del PDL che peraltro continuerebbero in serie e in crescendo per tutta la durata del governo …
Che chiave di lettura dare allora del provvedimento?
A mio avviso Letta sta giocando, con un abile avversario, una delicata partita a scacchi che al momento lo ha costretto a sacrificare un “pezzo” importante nella consapevolezza che fra qualche mese il centrosinistra potrà dare “scacco” al re, solo in questi termini si può sospendere il giudizio negativo su questo provvedimento che altrimenti risulterebbe “dovuto”!
Sia chiaro inoltre che continuando la metafora degli scacchi una mossa del genere non è ripetibile perché altrimenti la sconfitta diventa inevitabile, e soprattutto la contromossa risolutiva non può tardare molto perché il rischio è il logorio in inferiorità di pezzi …
Insomma l’unica chiave di lettura possibile è che questo provvedimento serva a “smascherare” il PDL che dopo questa “vittoria” non potrà far cadere il governo delle larghe intese “solo” come ritorsione alla “decadenza” del proprio leader se non assumendosene la piena responsabilità davanti agli Italiani senza alibi e testimoniando che immola le sorti del “governo di necessità” alle vicende personali del capo.
Il “compromesso” raggiunto sull’IMU può giustificarsi solo come preludio all’intransigenza del PD sul rispetto della legge Severino che prevede la decadenza di Berlusconi!