UN SORVEGLIATO SPECIALE E DUE MALVIVENTI NELLA RETE DEI MILITARI

Nel fine settimana appena trascorso i Carabinieri della compagnia di Vittoria, impegnati nei consueti  servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati contro i patrimonio, durante un servizio perlustrativo nel centro abitato di Acate, traevano in arresto due malviventi sorpresi nel tentativo di perpetrare un furto di una farmacia. Nella notte del 6 u.s., i Carabinieri della radiomobile, transitando per la via Adua del centro abitato di Vittoria,  intorno alle 4:00, notavano che l’inferriata della finestra laterale della farmacia “Fasiol” era stata parzialmente divelta. Immediati accertamenti facevano intuire la presenza di alcune persone all’interno dei locali dell’esercizio pubblico, tanto che i militari una volta entrati ed effettuato un sopralluogo dal quale emergeva che era stata divelta la cassaforte a muro in cui normalmente venivano depositati gli incassi della giornata, sorprendevano due uomini che, dopo essersi arrampicati all’interno del pozzo-luce di un locale della farmacia, nel tentativo di nascondersi, si erano rannicchiati dietro una struttura muraria del sottotetto. I due, Trovato Roberto e Lucifora Giovanni, entrambi 25enni, vittoriesi, pregiudicati per reati specifici, venivano immediatamente tratti in arresto per essersi resi responsabili dei reati di tentato furto e danneggiamento. Al termine delle formalità di rito i due malviventi venivano condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Presso il carcere ibleo, è stato condotto anche Bosco Rosario, vittoriese 34enne, residente a Comiso, pregiudicato, in quanto nei confronti dello stesso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, ha emesso un ordine di revoca al decreto di sospensione della pena che l’uomo doveva scontare, dopo che, nonostante lo stesso fosse sottoposto al regime della sorveglianza speciale, veniva sorpreso dai carabinieri della stazione di Comiso alla guida della sua autovettura con la patente revocata in violazione delle norme che regolano la misura di prevenzione a cui era sottoposto. Ad eseguire l’arresto hanno provveduto gli stessi carabinieri della stazione di Comiso che hanno tradotto il Bosco in carcere dove dovrà scontare una pena di oltre 8 mesi di reclusione.