Leonardo Sciascia lodava il circondario ibleo per la vivacità sociale, associazionista, e per le prospettive in positivo – rispetto il resto dell’isola – riguardo l’aspetto economico affidato al cooperativismo. Le prospettive economico-finanziarie purtroppo sono state essenzialmente disattese, malgrado qualche sparuto segnale di vita persistente, tuttavia dal punto di vista non profit, in zona, non si può dire che manchino associazioni. A Scicli, in particolare, nel corso degli anni se ne sono formate in un numero tale da indurre il malpensante a credere che il risultato finale – progressivamente – tenda all’individualismo. Un po’ è la storia dei nostri tempi, dove ad esempio all’interno dei pochi partiti politici rimasti si assiste a una frantumazione sempre più minuta in parcellizzazioni correntiste di ispirazione personalistica. I social, sembra paradossale considerata la derivazione etimologica, sono il simbolo di una relazionalità di distinzione, tra individui sempre più soli. Dunque sembra una buona idea quella di fondare una “Casa delle Associazioni”, a motivare un movimento centripeto delle idee, oggi più che mai necessario a Scicli, ma non solo lì. Purché non si tratti – anche involutamente – di un progetto di “associazione delle associazioni” (le Holding rappresentano un sistema di raggruppamento consociativo che osservo con sfavore). Il difficile momento civile, sociale, e di legalità, contingenza che per molti anni ancora – probabilmente – dovrà essere affrontata dalla cittadinanza sciclitana, potrà forse trovare delle soluzioni in una discussione comune sempre più allargata. Sarà lo stesso cittadino, giudice di se stesso, a valutare l’azione conseguente alle decisioni che sarà in grado di prendere. Ogni tentativo non è inutile, se intrapreso con buone intenzioni, il risultato invece sarà soggetto alle interpretazioni e alle valutazioni. Si riporta di seguito il comunicato stampa inviato dagli ideatori del progetto.