Se non fosse per il ruolo di opposizione che la Migliore esercita, il più delle volte senza capire dove va a pararsi, emerge il legittimo sospetto che la stessa, già assessore del Comune, non ha per nulla chiaro cosa significa amministrare la cosa pubblica e peggio ancora non dimostra di conoscere le regole che si applicano nella gestione di un ente pubblico.
Più passa il tempo più la Migliore si lascia andare in affermazioni sempre più denigratorie nei confronti di chi governa la nostra Ragusa.
L’ultimo suo attacco con al centro il piano delle assunzioni al Comune ha superato ogni limite. Il suo unico intento è quello di provare a dimostrare che l’amministrazione Picciotto è quella delle tasse.
Dimentica maldestramente che il nostro Comune, così come tutti gli altri Comuni italiani, grazie al governo nazionale che anche i suoi esponenti politici di riferimento mantengono in vita è la causa di questo incredibile groviglio di tasse e balzelli vari.
Dimentica la Migliore che quando era assessore non si è di certo risparmiata nell’adottare atti amministrativi per spese di ogni genere.
Dimentica che, a proposito di dipendenti del Comune, che un ente se non ha personale dirigenziale non è in condizione di poter lavorare e programmare. Se non c’è chi da esecuzione, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, all’attività politico-amministrativa, si realizza solo la paralisi con gravi ripercussioni sulla collettività.
Cosa vorrebbe la Migliore, un Comune allo sbando? Probabilmente si.
Come ha egregiamente dimostrato il Sindaco Piccitto il piano delle assunzioni per il triennio 2013-2015 non ha determinato la violazione del patto di stabilità; è coerente con la normativa che impone la riduzione della spesa del personale; ha ottenuto il visto favorevole del Collegio dei revisori dei Conti. Quindi è del tutto demolita la prima accusa messa in atto dalla Migliore.
Per quanto riguarda la spesa di tali dirigenti, una volta assunti costeranno circa 54 mila euro l’anno e non 100 mila come affermato dalla Migliore.
Questa consigliera ha fatto solo confusione sui numeri? Forse.
Ma il suo intento, probabilmente, era un altro e cioè di creare sconcerto nell’opinione pubblica, esagerando sui costi di tale personale.
Una opposizione di questo tipo alla fine si ritorce su chi la mette in atto.
Non è raccontando mezze verità, volendo essere educati, che si serve la città.
Noi abbiamo ereditato un Comune stanco, un contesto amministrativo caratterizzato da un avvolgente e opaco sistema di reciproci favori tra chi governava e chi avrebbe dovuto fare opposizione.
Ora, per volontà degli elettori, tutto questo è finito. Si rassegni la Migliore, accetti il responso elettorale e si impegni a mettere in atto comportamenti costruttivi anche se dai banchi dell’opposizione.