POZZALLO – Padre Giovanni Botterelli, parroco per quasi vent’anni della prima chiesa del borgo marinaro, Santa Maria di Portosalvo, se n’è andato. Dopo lunga e dolorosa malattia. Avrebbe compiuto 49 anni domenica 9 dicembre. “Sono pronto a raggiungere la casa del padre. Vigilerò da lassù perché il cammino intrapreso con tutti voi possa continuare agevolmente lungo le direttrici dell’amore, della bontà, dell’attenzione particolare verso i bambini, dell’obbedienza al nostro vescovo. Ti raccomando di continuare con lo stesso impegno di sempre. Mettiti a disposizione del parroco che sarà chiamato a sostituirmi ed insieme continuate a guidare la comunità con umiltà e dedizione”. Questa la raccomandazione, come dichiarato in chiesa dallo stesso interessato, da lui rivolta, qualche ora prima di chiudere la parentesi terrena, al dott. Vincenzo Morello, suo medico personale, amico fraterno, rettore della Confraternita “Maria Santissima Addolorata. Umile e modesto, il parroco buono, amava scherzare di se, definendosi, con intelligente ironia, “parrinu scarsu”. Lunedì pomeriggio una folla immensa, conquistata e affascinata dalla sua semplicità, composta da ragazzi, giovani, fedeli, confrati della Confraternita, Suore Francescane, presbiteri della diocesi netina, familiari, cittadini comuni, credenti e non, ha voluto testimoniare amicizia, rispetto, amore, affetto, per questo piccolo grande sacerdote, salutandolo per l’ultima volta nella Chiesa Maria Madre della Fiducia, ove si sono svolti i funerali. “Ha vissuto essendo sempre se stesso, buono, umile, semplice, impegnato a servire in assoluta fedeltà la parola di Dio – ha detto, trattenendo a stento le lacrime, la moglie del fratello – vi prego, quando la bara lascerà la chiesa, di non applaudire”. E’ stato difficile per i presenti, traditi dall’affetto per “il caro amico””, raccogliere la raccomandazione. Toccanti e ricche di significato le parole pronunciate nel corso dell’omelia dal vescovo di Noto mons. Antonio Staglianò, molto provato per la perdita di un “fedele servitore di Dio, di un caro fratello”. Era già sera quando il corteo funebre ha iniziato il viaggio verso il cimitero di Modica, città natale di padre Giovanni.
“Sorretto dalle braccia amorosissime di Maria Madre Addolorata – la commossa testimonianza rilasciataci dalla scrittrice Grazia Dormiente – si è presentato il sacerdote Giovanni Botterelli al cospetto di Gesù, il quale, accogliendolo, ha detto “Vieni servo buono e fedele … tra le braccia … del tuo Signore” (cf Mt 25,21). In comunione di fede, la Città del mare ha affidato alla preghiera il commosso e partecipe saluto al suo parroco, “restauratore umile ed infaticabile” della Chiesa della Comunità e dei cuori dei giovani, cui ha offerto la sua professione di Fede e la sua opera sociale mai disgiunta dalla pastorale sacerdotale. Padre Giovanni ha tracciato il cammino di una feconda conversione sia con la sua ammirevole capacità di accoglienza e di ascolto delle persone sia con la sua intensa sensibilità nei confronti dei problemi e delle speranze del nostro tempo. Padre Giovanni, che ha vissuto in modo concreto l’amore di Dio ed il dono del Sacerdozio, continuerà a guidare i passi terreni dei suoi fedeli, invocando la Vergine dei Dolori che tanto ha amato e fatto conoscere nel suo magistero pastorale. E’ stato lui, infatti, a volere una riproduzione argentea del simulacro della SS. Addolorata di Pozzallo, come simbolico riconoscimento da consegnare agli operatori di pace nel corso de “La Palma della Pace” – G. La Pira”, istituita nel 1999 per la fioritura dei valori lapiriani nei tanti Sud del mondo”.