UNA LETTERA DI UN NOSTRO LETTORE SULLA “MOVIDA” DI MARINA DI RAGUSA

Caro Direttore,

voglio congratularmi con l’autore dell’articolo “Per favore, non chiamatela Movida”, apparso su “Ragusa Oggi” del 4/8. Finalmente qualcuno dice a chiare lettere che Marina di Ragusa sta diventando invivibile per moltissime persone che hanno più di trentacinque anni. Il baccano infernale, a tutte le ore, visto che ci sono dei bar all’aperto che sparano musica (?) ad altissimo volume fin dal mattino, urina, vomito, lattine e bottiglie vuote lasciate davanti all’uscio di chi ha la sventura di abitare vicino alla zona di via Tindari, e come ciliegine, varie risse tra ubriachi, spesso minorenni. Cerco di mettermi nei panni di chi, magari trenta anni fa, ha comprato una casa in centro, con dei sacrifici enormi. Ebbene, queste persone vengono “sfrattate” a causa dell’apertura di questi locali, i cui gestori non hanno rispetto nè per le leggi, nè per la gente, pensando solo al propro tornaconto.

Tutto questo comporta una quota di stress non indifferente, perchè il rumore è una fonte di stress nociva per la salute, come dimostrano vari studi. E se, come sostiene una ricerca effettuata nel 2009 dalla “Sapienza” di Roma, in Italia, ben il 70% delle morti è causato da malattie legate allo stress, credo che potrebbe essere utile fornire una corretta informazione sui rischi che corriamo tutti, non solo i giovani, a causa di uno stile di vita, a volte impostoci dagli altri, che non consente un riposo adeguato e sulla  necessità modificare  alcuni comprtamenti pericolosi per la salute.

Grazie ancora per questo importante articolo, che spero verrà letto da chi di dovere.

Un cordiale saluto

Carmelo Pignatelli