Una mozione in Consiglio comunale per dire no alla violenza sulle donne. Iniziativa di D’Asta e Chiavola

I consiglieri comunali del Pd, con in testa il capogruppo Mario D’Asta, assieme a Mario Chiavola, in vista della celebrazione, il prossimo 25 novembre, della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno presentato un odg per impegnare l’amministrazione comunale ad esporre sul balcone del palazzo di Città uno striscione che esprima una chiara presa di distanza da questa barbarie. Una iniziativa che è stata apprezzata anche dal coordinamento Donne del Pd di Ragusa, e in particolare dalla coordinatrice Mariuccia Licitra, che più volte si è detto sensibile rispetto alla scottante problematica. “Ma non solo – chiedono D’Asta e Chiavola nel documento in questione – è pure necessario che possano essere elaborate una serie di iniziative sul territorio comunale, di concerto con i soggetti e le associazioni sociali ad hoc, con le istituzioni tutte, al fine di promuovere la cultura della non violenza sulle donne”. Gli esponenti dem, inoltre, ricordano che “in molte città, nei palazzi comunali, sono esposti striscioni e manifesti che stigmatizzano il fenomeno e questo rappresenta un segno tangibile della vicinanza di quelle amministrazioni nei confronti delle donne ma è anche la comunicazione alla cittadinanza di una scelta di campo ben precisa. Ecco perché vorremmo che pure Ragusa si adeguasse a questa linea”. Il Pd, nell’odg, sottolinea il fatto che “la violenza contro le donne è un fenomeno drammaticamente attuale e che “i numeri dei femminicidi e degli stupri continuano a salire in modo preoccupante; ma tante e molte di più sono le violenze taciute, non denunciate e subite nel quotidiano, violenze psichiche e fisiche che lasciano ferite indelebili sui corpi e nell’anima delle donne. Tacere o minimizzare il fenomeno è una forma di omertà che non consente una consapevole presa di coscienza a livello sociale. Ecco perché chiediamo al Comune di Ragusa di prendere una posizione specifica sul delicato argomento”.