Una nuova statua dell’Immacolata a Comiso. Sulla stele al centro della piazza dell’Immacolata da sabato scorso c’è una nuova statua. È stata inaugurata sabato scorso dal vescovo Giuseppe La Placa durante la sua visita pastorale alla Chiesa Madre di Comiso.
La nuova statua sostituisce la precedente che era stata installata nel 1954, su progetto dei frati francescani conventuali e la cui venne affidata e scultore comisano Giuseppe Micieli. Quella a svettava alta su una stele realizzata dallo stesso artista ed è rimasta al suo posto fino a qualche anno fa, quando i vigili del fuoco, saliti sulla scala per il tradizionale omaggio floreale dell’8 dicembre, si accorsero che la pietra presentava delle lesioni e che parti della statua rischiavano di crollare al suolo. La statua venne ingabbiata per evitare rischi per l’incolumità dei passanti e lo scorso anno i frati francescani decisero di accettare la donazione di un privato che ha realizzato una nuova statua.
Il nuovo manufatto, in pietra di Comiso, è stato donato da Biagio Fortunato, presidente del Caec (Consorzio Artigiani Edili Comiso).
Ma sulla realizzazione della nuova statua ci sono stati pareri contrastanti. I frati e il donatore scelsero di realizzare la nuova statua partendo dall’iconografia classica della madonna Immacolata e abbandonando l’immagine voluta da Micieli, che rappresentava una giovane donna in atteggiamento di preghiera dai tratti dolci. La scelta ha suscitato la reazione della famiglia di Micieli, in particolare della figlia Giovanna, docente di matematica. La famiglia aveva chiesto di mantenere la scelta artistica di Micieli e di utilizzare per questo il calco originario in gesso che era stato realizzato dall’artista comisano, che fu docente alle scuole medie.
La scelta è stata motivo di polemiche e di contrasti, con alcuni cittadini che avevano sottoscritto una petizione per chiede che la Madonna di Micieli restasse al suo posto. La comunità dei frati francescani sottolineava invece come l’opera non fosse stata realizzata a regola d’arte (in pietra di Comiso come da contratto stipulato tra i frati del tempo e Micieli), bensì in tufo, un materiale più povero che alla lunga ha causato il deterioramento della statua. Da qui la decisione di rifare tutto ex novo scegliendo una diversa iconografia. La vecchia statua è stata spostata invece all’interno del cortile dei frati, dove ancora oggi è possibile ammirarla. Una piccola targa situata nella piazza accanto alla nuova statua ricorda questa scelta.
Sulla scelta fatta i pareri rimangono diversi. C’è chi preferisce la nuova statua, chi invece avrebbe preferito rivedere un rifacimento della statua di Micieli. Con il trascorrere del tempo le polemiche si sono affievolite. La nuova statua dell’Immacolata ora è al suo posto. Gradita a tutti coloro che hanno avuto occasione di vederla. E l’iconografia tradizionale dell’Immacolata ha sostituito l’opera precedente. Si è scelto invece di mantenere il vecchio piedistallo realizzato da Micieli.