UNA SCUOLA DI CALCIO DEL MILAN A RAGUSA

I tecnici delle sei società calcistiche giovanili delle città parteciperanno ad un corso di dieci giornate per complessive 50 ore di lezioni  tenute da sei formatori della Scuola di calcio del Milan.

Un’iniziativa di grande rilievo resa possibile grazie ad un accordo tra il Comune di Ragusa e l’A.C. Milan con la cui società l’Amministrazione Dipasquale e l’Assessore allo sport Francesco Barone in particolare ha avviato da diversi anni un rapporto di collaborazione con l’obiettivo di preparare e valorizzare dal punto di vista tecnico-atletico i ragazzi appartenenti ai diversi vivai calcistici delle società iblee.

Il progetto “Scuola Calcio Milan” a Ragusa è stato presentato stamane al Comune dall’Assessore Barone ai rappresentanti delle Società sportive “Meta Sport”, “Orsa”, “Atletico Ragusa”, “Junior Ragusa” “Game Sport”, “Atletico Hibleo”. All’incontro sono intervenuti, per spiegare nel dettaglio come si articolerà il programma che la “Scuola Calcio Milan” intende concretizzare, Michele Ferraris, responsabile del progetto Milan Junior, Valerio Leto, Osservatore Generale per la Sicilia del Milan, Edgardo Zanoli, Coordinatore nazionale della “Scuola Calcio Milan”.

“Entro la fine dell’anno – ha detto Michele Ferraris – partirà il progetto di Ragusa che mira a creare in città uno dei punti di eccellenza individuati dal Milan. I tecnici delle società iblee che curano il settore giovanile oltre a partecipare al corso potranno avvalersi della collaborazione e consulenza dei nostri formatori che seguiranno l’attività dei sodalizi. Saranno altresì forniti dei kit (bordone, tuta maglieta, calzoncini e calzettoni) a quanti parteciperanno alle attività promosse dalle società ed i  ragazzi che si distingueranno saranno chiamati ad effettuare un provino nel nostro centro del Milan ”.

“Il Sindaco Dipasquale ed il sottoscritto – ha aggiunto l’assessore Barone – abbiamo fortemente creduto in questo progetto che serve a creare un ponte con una realtà sportiva molto importante che può trasmetterci quell’esperienza necessaria per far crescere e sviluppare ulteriormente l’attività calcistica giovanile da cui potrà venir fuori anche qualche nuovo talento del calcio italiano”.              

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