Dopo l’inaugurazione, il 15 marzo scorso, della “panchina Lilla” nell’area di ingresso dell’Ospedale “Maggiore” di Modica, il club di Modica promuove, come peraltro annunciato, una conferenza sul tema: “Anoressia e bulimia: come, quando e perché”. L’appuntamento è per martedì 25 marzo alle ore 11.30 nell’aula magna del Liceo Classico “Galilei-Campailla” a Modica. Il programma prevede […]
Una Sicilia che guarda al futuro: l’idea di Nino Minardo per crescere con l’industria della Difesa
22 Mar 2025 08:14
In un’Italia che cerca di riscrivere il proprio equilibrio economico tra Nord e Sud, il presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo, affida alla sua voce un messaggio chiaro: i fondi di coesione devono sì ridurre le disuguaglianze, ma anche alimentare un futuro strategico per la Sicilia, capace di attrarre investimenti, innovazione e occupazione qualificata nel settore della Difesa.Una dichiarazione che assume il valore di un manifesto per il Meridione, spesso raccontato solo attraverso il prisma delle difficoltà economiche e delle occasioni mancate. Ma Minardo rovescia la prospettiva e invita a guardare oltre: “Non si tratta banalmente di produrre armi in Sicilia – sottolinea – ma di creare le condizioni adatte per consentire alle industrie di questo comparto di investire nell’Isola, generando ricadute tangibili sul territorio in termini di sviluppo tecnologico, occupazione e sinergie con il mondo universitario e della ricerca”.
Il comparto della Difesa, osserva Minardo, sta vivendo in Italia una stagione di crescita robusta. Un settore che, nell’immaginario comune, resta spesso confinato alla dimensione militare, ma che oggi si presenta come leva economica, tecnologica e strategica, capace di dialogare con le sfide del futuro: dalla cyber sicurezza alle tecnologie dual-use, che trovano applicazioni anche in ambito civile.E la Sicilia, che già ospita attività produttive significative di colossi come Leonardo e Fincantieri, potrebbe diventare un crocevia fondamentale di questo sviluppo. Ma serve una regia, una visione politica che tracci la rotta. “Occorre sviluppare una strategia, dare più spazio a settori emergenti come la cyber defence e fare in modo che i benefici dell’innovazione non restino confinati alle grandi città del Nord ma attecchiscano anche nel tessuto produttivo siciliano”, rilancia Minardo.
Nel lessico dell’onorevole emerge una parola chiave: ecosistema. Non un semplice insediamento industriale, ma un terreno fertile dove imprese, università, enti di ricerca e istituzioni pubbliche possano collaborare in una logica di rete. È qui che la politica può fare la differenza: intercettando risorse europee, agevolando l’insediamento di poli di ricerca avanzata, creando le condizioni per trattenere e attrarre giovani talenti.In fondo, quello lanciato da Minardo non è solo un appello per una regione, ma una riflessione più ampia sul ruolo che il Sud può e deve avere nel sistema-Paese. La Sicilia non come periferia, ma come cerniera strategica tra Europa e Mediterraneo, non solo per la sua posizione geografica, ma per la possibilità concreta di contribuire all’autonomia tecnologica e produttiva dell’Italia e dell’Europa.
Perché, come ha scritto Norbert Wiener, padre della cibernetica: “Il progresso non è un automatismo, è il risultato di una scelta”. E la scelta oggi è se la Sicilia debba restare spettatrice o diventare protagonista di un futuro che si sta già scrivendo
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