UNA VIA DELLA CITTÀ INTITOLATA AL PROF. CARMELO SPAMPINATO

La Giunta municipale ha deciso di intitolare una strada cittadina al chirurgo prof. Carmelo Spampinato (1901 – 1979), con delibera n 62 del 18 febbraio 2011, per onorare la memoria di una persona che ha dato lustro alla città con il proprio operato.

La cerimonia d’intitolazione della strada al prof. Carmelo Spampinato, ex via 450, sita all’ingresso di Marina di Ragusa è programmata per domani, mercoledì 13 luglio, alle ore 11.

A scoprire la targa con cui viene denominata la nuova via, alla presenza delle autorità cittadine, dei familiari e di quanti conobbero ed ebbero modo di apprezzare la grandi doti umane e professionali del prof. Spampinato, sarà il Sindaco Nello Dipasquale.

Il Prof. Spampinato era originario di Paternò. A soli 16 anni conseguì la maturità classica presso il Liceo Spedalieri di Catania. Nel 1924 conseguì con il massimo dei voti e la lode presso l’Università di Roma,  la Laurea in Medicina e Chirurgia e partecipò al concorso come assistente medico presso gli Ospedali Riuniti  di Roma risultando il primo tra i concorrenti. Due anni dopo vinse il concorso di aiuto chirurgo negli stessi ospedali.

 

Nel 1934 assunse il primariato di chirurgia presso l’Ospedale di Frascati e nel contempo conseguì la specializzazione in Ostetricia e Ginecologia.

Scoppiata la guerra nel 1941 si trasferì a Ragusa, città in cui lavorò presso l’Ospedale Civile ricoprendo il ruolo di primario. Dopo pochi mesi si arruolò come volontario e prestò servizio come capitano medico presso l’Ospedale Militare di Caltanissetta.

Dopo la liberazione nel 1943 fece rientro a Ragusa tornando al posto di primario di Chirurgia che mantenne fino al 1971, anno del suo pensionamento.

Nel 1949 ottenne la libera docenza all’insegnamento di Patologia Chirurgica presso l’Università di Catania. Inoltre fu fondatore del Centro Tumori e della sezione provinciale della Lega per la Lotta contro i Tumori.

Nel corso della sua carriera pubblicò diversi lavori scientifici ed introdusse alcune tecniche chirurgiche innovative.

Alla fine della sua carriera ottenne per alti meriti la medaglia d’oro del Ministero della Sanità, la medaglia d’oro della Croce Rossa Italiana e la nomina di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.