“Solo i popoli con forte identità resistono a lunghi periodi di soccombenza economica, culturale o militare”: con questa affermazione Francesco Attaguile parla di un ?europa dei popoli tanto auspicata da noi, da coloro che credono che sia questa a prevalere, o a colloquiare con l’Europa dell’economia.
La proposta di un’ Agenda dei cattolici”, auspicata da Attaguile all’intervento di Luciano Nicastro, su Ragusa oggi, ci sembra interessante, in quanto si rivolge a quelle domande della società civile, ad esempio la problematica delle adozioni, del matrimonio tra omosessuali, e così via.
Idea questa, che è stata già avvallata da Don Franco Appi, intervenendo venerdì 31 agosto al Circolo Acli di Santo Stefano sul tema “Cattolici e Politica: un’Agenda per il Paese”. Il sacerdote, Direttore del Centro Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Forlì, ha animato l’incontro insieme a Gianni Bottalico, Vice Presidente Nazionale Acli e autore del libro “Cattolici e politica. Un’agenda per il domani”; moderatore è stato Pier Antonio Zavatti (giornalista e dirigente Acli), mentre la serata è stata introdotta da Walter Raspa (Pres. Regionale Acli Emilia-Romagna). All’inizio è stato reso omaggio al Card. Carlo Maria Martini.
Questa Agenda potrebbe contenere , non solo i fattori etici della vita, ma tutte le problematiche , legate ai cattolici, e ai temi focali della società: come risolvere le nuove povertà, ad esempio, come affrontare i temi economici dal punto di vista della gente comune, come la scuola, e l’educazione sia indispensabile per la crescita dei giovani, per alimentare il loro senso critico ,come la scuola pubblica si debba sostenere più concretamente, come la cultura immateriale sia indispensabile, biblioteche, musei, storia di un popolo.
La politica dei contenuti è importantissima in questo senso, in quanto affronta le problematiche della società civile. Il volontariato ,il suo sostentamento, e il benessere,in breve, della gente. Crediamo che la proposta di Attaguile ai cattolici, al di là delle appartenenze politiche, sia una di quelle idee, che dovremmo considerare, in quanto sostanziali e condivise. E’ vero che le economie siano fondamentali ,in questo senso, ma sia i fondi europei, sia l’intervento dello Stato, diciamo noi, potrebbero essere le due vie, affinchè le proposte si possano concretizzare.