“In un momento in cui nel nostro paese c’e una forte azione riformatrice, non si può continuare ad essere gattopardi a casa propria! Mi spiace leggere le dichiarazioni del collega consigliere comunale Cintolo. Da politico navigato come lui mi sarei aspettato altre parole. Tuttavia ricordo all’amico Cintolo che quello che lui chiama fuga in avanti per me è stato solo esercitare il mio mandato elettivo con gli strumenti che la legge e le regole mi danno. Io ho solo chiesto nella qualità di capogruppo consiliare, ai sensi del art 12 del regolamento comunale, una convocazione della conferenza dei capigruppo sulle problematiche universitarie.
A questo punto, dopo le nuove dichiarazioni di Cintolo, debbo pensare che c’è la volontà di non mettermi nelle condizioni di poter rappresentare i cittadini, altro che democrazia caro collega Cintolo. Con questo modello culturale non va da nessuna parte, non si può condannare un consigliere solo perché vuol fare chiarezza su un argomento che sta diventando un macigno per la nostra città, perché non dimentichiamo che i soldi che investiamo sull’università provengono dalle tasche dei contribuenti, e sappiamo benissimo che di questi tempi pensare di non legare gli investimenti che facciamo con obiettivi ben precisi e tangibili è un rischio che non possiamo più correre. E’ mia intenzione interessare il sindaco Dipasquale su questa questione, sono certo che lui farà chiarezza”.