“Le notizie che arrivano, ogni giorno, sul futuro dell’Università stanno mettendo a rischio quella che avrebbe dovuto essere la più grande scommessa per il rilancio di Ragusa. Anche sul piano della crescita e dello sviluppo”. Ad affermarlo il candidato a sindaco di Ragusa per Mpa e Api, Salvatore Battaglia, preoccupato per la piega che la vicenda Università continua ad assumere. “Da un lato – aggiunge – i timori paventati dagli studenti, e a quanto pare sono molto più che timori, legati alla chiusura della facoltà di Giurisprudenza. Dall’altro il fioccare di ricorsi e contro ricorsi che interessano da vicino la facoltà di Lingue e che lasciano intravedere una lite a suon di carte bollate complessa da dirimere. In mezzo sta il Consorzio universitario ibleo il cui Consiglio di amministrazione, completato proprio di recente, deve ancora essere messo nella condizione di poter operare al meglio. Il grande sogno Università nell’area iblea si sta trasformando in un incubo per l’incapacità di dare vita ad un progetto sostenibile, in grado di camminare con le proprie gambe. Il nostro sostegno si preannuncia incondizionato all’Università. Ma è ovvio che diciamo no ai carrozzoni che finora, in massima parte, hanno contrassegnato l’azione delle attività di vertice del Consorzio. Chiediamo, piuttosto, il coinvolgimento politico-amministrativo dei settori produttivi di Ragusa e della provincia. Aspetto che, secondo le intenzioni, si sarebbe dovuto attuare già da tempo e che, invece, resta segregato nel cassetto dei buoni propositi. Chiediamo, altresì, una maggiore organizzazione e pianificazione dei percorsi post-laurea, con notevole attenzione verso lo sviluppo territoriale come turismo del Mediterraneo, management della filiera agro-alimentare, stage formativi e borse di studio per lingue orientali, tutela di risorse naturali, storiche ed artistiche. Solo così ha un senso la presenza universitaria sul nostro territorio. E ancora più senso assumerà se si implementeranno le politiche di incentivazione dei servizi legati all’indotto: mense, alloggi per studenti, lavori part-time, appoggio logistico a campus internazionali su ricerca e innovazione”.
Per Battaglia, la crescita del territorio non può essere slegata allo sviluppo della presenza universitaria su Ragusa. “Ecco perché sostengo – aggiunge – che, se tutte le tessere del mosaico non andranno al loro posto, si tratta di una scommessa perduta. Anche in un momento di crisi come l’attuale, con la scarsa o inesistente disponibilità degli enti locali a sostenere il Consorzio, occorreva trovare formule manageriali ad hoc per risollevare le sorti dell’Università. In assenza di ciò, saremo, inevitabilmente, costretti al ridimensionamento o, peggio ancora, alla chiusura”.