L’esordio, l’emozione e la determinazione: sono questi i contrassegni distintivi di “Operaprima”, la mostra ospitata dallo spazio espositivo “Il chiodo” di via Mario Leggio 173 a Ragusa e inaugurata venerdì scorso. “Operaprima” perché è la prima volta di tre artiste che hanno voluto scommettersi e che non si sono tirate indietro rispetto alle sollecitazioni di farsi conoscere dal pubblico ragusano. Elisa Cilia, Pina Gurrieri e Alessandra Spadaro espongono le loro opere consapevoli del fatto che questo appuntamento, che andrà avanti sino al 24 novembre, con visite che è possibile effettuare ogni pomeriggio dalle 17 alle 20, è l’inizio di una nuova avventura artistica destinata a catapultarle in chissà quale dimensione. Tutte e tre arrivano dall’esperienza maturata nel contesto del laboratorio “Kaos” di Anna Bufardeci, che ha tenuto a battesimo la mostra, in grado di esplorare le capacità espressive di ciascuna delle tre artiste. «Abbiamo cercato, molto – dicono – di lavorare su noi stesse. Abbiamo cercato, al contempo, di seguire una linea guida comune. La nostra interiorità e le nostre intenzioni espressive sono venute fuori con grande esuberanza ed emergono nelle tele che abbiamo portato in mostra». È stata una “prima” ricca di curiosità da parte dei presenti.
«Trattandosi di tre artiste alla prima esposizione – dice Amedeo Fusco, responsabile dello spazio espositivo – non sapevamo che cosa ci saremmo potuti aspettare, quale sarebbe potuta essere la cifra stilistica adottata. Devo dire che i loro lavori sono stati subito molto apprezzati, e non è facile che ciò accada alla prima occasione. Significa che queste tre artiste hanno ancora molto da dire. E lo faranno, come sempre, con la loro espressività, il loro modo d’essere, tutto ciò che riescono ad interiorizzare, dipinto sulla tela. Mi ha fatto molto piacere che, anche su spinta di Anna Bufardeci, abbiano scelto “Il chiodo” per la loro prima. Significa che la nostra è stata ritenuta una cornice ideale per fare esordire tre donne di cui, ne sono certo, sentiremo parlare anche in futuro». Elisa Cilia, Pina Gurrieri e Alessandra Spadaro stanno dimostrando di poter diventare una promessa, di poter rappresentare sulle proprie tele il “demone” interno dell’arte che spinge a buttare fuori ciò che hai dentro, di potere crescere ancora di più sino a raggiungere traguardi consistenti. Questa mini personale consentirà al pubblico di farsi un’idea sulle capacità e peculiarità artistiche delle tre pittrici.