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USA: rapito a sei anni mentre giocava con il fratello, ritrovato vivo 70 anni dopo. Lo aveva preso una donna

La straordinaria storia di Luis Armando Albino, rapito all’età di sei anni nel 1951 in un parco della California e ritrovato oltre settant’anni dopo, è un esempio commovente di perseveranza e speranza. Albino, che all’epoca del rapimento fu attirato da una donna con la promessa di caramelle, fu portato sulla costa orientale degli Stati Uniti e allevato da una coppia che lo crebbe come proprio figlio. Durante tutto quel tempo, la sua famiglia non perse mai la speranza di ritrovarlo, e grazie all’iniziativa della nipote Alinda Alekin e a un test del DNA online, finalmente si sono riuniti.

Il test del DNA, che inizialmente Alekin fece solo “per divertimento”, rivelò una corrispondenza del 22% con un uomo, che in seguito si scoprì essere proprio lo zio scomparso. Questa corrispondenza riaccese le speranze della famiglia, che si mise in contatto con le autorità e riprese la ricerca in modo più approfondito. La nipote, con grande tenacia, visitò la Biblioteca pubblica di Oakland e consultò vecchi microfilm, trovando articoli di giornale che confermavano le sue intuizioni.

Finalmente, dopo decenni di mistero, la polizia di Oakland e altre autorità, come l’FBI e il Dipartimento di Giustizia, collaborarono per rintracciare Albino, ora un ex pompiere e veterano del Corpo dei Marines. La famiglia si è riunita nel giugno di quest’anno, regalando un finale felice a una storia lunga e dolorosa. Albino, che nel frattempo è diventato padre e nonno, ha abbracciato la nipote e le ha espresso tutta la sua gratitudine per averlo trovato.

Questa vicenda mostra l’importanza della determinazione e degli sviluppi tecnologici come i test del DNA, che possono fornire risposte anche dopo decenni di silenzio e incertezza.