VENGHINO, SIGNORI, VENGHINO, LO SPETTACOLO CONTINUA!

L’area Renzi e l’areaDEM che fa riferimento a Peppe Calabrese avevano chiuso un accordo, di cui non si conoscono i contenuti, ma che doveva portare Eliana Cavalieri, vecchia militante del PD e moglie di Calabrese, alla candidatura nella Lista per l’Assemblea Nazionale. Sembrava l’anticamera di un accordo foriero di una normalizzazione dei rapporti all’interno del PD ragusano. La candidatura, ancorché stabilita dopo i termini previsti, sembrava aver avuto l’avallo di organismi superiori.

A qualcuno la cosa non andava giù: Accardi del circolo ‘Rinascita Democratica’, componente dell’assemblea provinciale, a nome personale, secondo quanto detto dal coordinatore del circolo stesso, Vito Piruzza, ma su carta intestata del sodalizio, emanava un comunicato chiedendo al Segretario Provinciale del partito “se risulta vero quanto  appreso, dagli organi d’informazione,  in merito ai nomi delle liste collegate ai candidati alle primarie per l’elezione del segretario nazionale, avendo il sottoscritto riscontrato  difformità nella lista Renzi rispetto a quella già presentata in data 25 novembre 2013.

Come sicuramente il Segretario Provinciale saprà, il coordinatore provinciale di Matteo Renzi (alias D’Asta ndr) aveva presentato una lista sottoscritta,  come previsto, da almeno 50 tesserati e formata dal sig  Bellassai, dalla Sen. Padua, dal sig. Branchetti e dalla sig/na Montemagno ed invece si apprende dalla stampa che nella lista al posto della Senatrice Padua risulta la signora Cavalieri Eliana.

Ritenendo legittimo a chiunque candidarsi con chiunque, a maggior ragione se è la moglie del ex segretario comunale di Ragusa Peppe Calabrese il quale da questa mattina  diventa Renziano, si chiede se quanto previsto dall’ art. 9 del regolamento, in merito alla data della scadenza ( 25 novembre) delle presentazioni delle liste, è stato rispettato”.

Accardi chiede ancora “se è possibile cambiare le liste dopo la scadenza prevista, imbrogliando i sottoscrittori della lista stessa, i quali firmano  una lista e poi ne viene presentata un’altra” e invita “ad adoperarsi affinché i regolamenti vengano rispettati a tutela di tutti gli iscritti del partito democratico”, auspicando che “il nuovo segretario provinciale inizi il mandato facendo rispettare a tutti le regole, esternando il malessere di Accardi al suo Vicesegretario Mario D’ Asta , coordinatore dei Renziani in provincia di Ragusa, affinché il nuovo si affermi nel rispetto delle regole e della trasparenza”.

Al di là della risaputa atavica contrapposizione con Calabrese, che emerge in tutta la sua virulenza, il comunicato offre ampi margini di riflessione perché fa intravedere, senza alcun velo, una insofferenza di Accardi nei confronti del suo sodale D’Asta a cui non si rivolge direttamente ma manda a dire qualcosa per tramite del Segretario Provinciale, trattato, fra l’altro come un portalettere a cui affidare missive.

Si evince che, come spesso si è voluto far credere, non è solo Calabrese l’origine di tutti i mali del partito.

La diatriba fornisce, comunque,  l’opportunità e il piacere di leggere un comunicato del Segretario provinciale:

In merito alla lettera inviatami da Elio Accardi, componente dell’Assemblea provinciale del Partito Democratico e dirigente del III Circolo PD di Ragusa, dichiaro di non essermi occupato personalmente delle liste per le primarie nazionali. Poiché le stesse sono state redatte dai coordinatori delle tre aree che fanno riferimento ai candidati alla segreteria nazionale. Sono certo che siano state elaborate nel pieno rispetto delle regole. Laddove, comunque, si ravvisino delle irregolarità, saranno prontamente chiarite.

Quanto all’invito formulato da Accardi rispetto a come il sottoscritto debba interpretare il proprio mandato di segretario, rispondo affermando che le questioni che attengono alla linea politica del PD provinciale vanno discusse all’interno del partito. Non attraverso lettere indirizzate anche alla stampa, per un urgente bisogno di notorietà. Perché in tal caso, non è mia intenzione discutere”.

Comunicato che offre tanti spunti di commento:

il primo che lascia perplessi per una precisazione superflua, perché mai un segretario si sarebbe dovuto preoccupare della composizione delle liste per le primarie nazionali ? Vero. Ma delle regole un segretario dovrebbe preoccuparsi, salvo fidarsi ciecamente del suo vice, ma non c’era solo il vice in azione per le liste.

Le irregolarità, poi, non vengono chiarite ma, casomai, sanzionate. Questo presta il fianco alle insinuazioni sul concetto un po’ astratto delle regole che si avrebbe all’interno del partito.

Quanto alla risposta all’invito di Accardi, si commenta da sola e consiglia di non commentare al fine di non mettere altra legna al fuoco, per ora.

Calabrese, intanto, con eleganza, fa mezzo passo indietro ed emana il suo comunicato, inaspettatamente costruttivo e dirimente della questione:

“La candidatura di Matteo Renzi alla segreteria del Pd nazionale rappresenta, tra le tre nuove proposte, la più autonoma e quella che può battere il centrodestra alle prossime elezioni.

L’area Dem in tutta Italia ha scelto di sostenere Renzi e ovunque ha deciso di predisporre liste condivise con l’area Renzi. Gli accordi prevedevano una figura al femminile nella lista provinciale per Renzi di area Dem al secondo posto dietro il capolista, dando possibilità di scelta al blocco ragusano più significativo di area.

Di certo qualcosa è cambiata in fase di presentazione della lista. Tutto ciò, a dimostrazione del nostro disinteresse totale a collocazioni in posizioni più o meno visibili di nostri rappresentanti in lista, necessita da parte nostra la conferma incondizionata di  totale appoggio al sindaco di Firenze nella corsa alla segreteria nazionale.

Ringraziamo Eliana Cavalieri, che resta in attesa, per la disponibilità offerta e ci scusiamo con lei per quanto accaduto, di certo per responsabilità altrui ovvero di chi, giorno 28 novembre, ha provveduto a presentare la lista e a farla sottoscrivere. Confermiamo il pieno appoggio di Eliana Cavalieri a Renzi qualunque sia la scelta a verifica avvenuta, condividendo la necessità del rispetto delle regole.

Condividiamo il contenuto della nota diffusa da Elio Accardi nella parte in cui cita il rispetto delle regole a cui ci sottoponiamo con rigore e non ci sottraiamo di certo. Invitiamo Accardi a dire la sua anche sulle ingiustizie avvenute al congresso provinciale sui delegati assegnati e a scrivere anche in quel caso sul rispetto delle regole.

Infine è giusto precisare e ci risulta con assoluta certezza che qualche dirigente locale in lista a sostegno di altri candidati, abbia esercitato pressioni per escludere la nostra candidatura a Palermo e a Roma. Rassicuriamo questo dirigente e lo tranquillizziamo sul fatto che per noi la politica è passione, è progetto e non posizionamento personale o professione, per cui se il suo obiettivo era farci desistere, cambiare idea o disimpegnarci, sappia che è riuscito ad ottenere esattamente l’effetto opposto.

Il sostegno a Matteo Renzi, da parte nostra, sarà raddoppiato e incondizionato e siamo certi che sarà un grande successo democratico. Confermiamo, dunque, pieno sostegno a Renzi a prescindere dalla lista”.

Della serie, se qualcuno cercava la rissa, se la vada a giocare in casa !

Ma nella giornata il colpo di stile lo gioca Eliana Cavalieri che, come accennato nel resoconto dell’incontro dell’area Renzi, chiede di intervenire, non come candidata, per come presentata da Mario D’Asta all’inizio del suo intervento, e lo fa per comunicare  il suo totale appoggio al candidato Matteo Renzi, in ossequio all’accordo stipulato fra area Renzi e area DEM, confidando nella qualità del progetto politico che, sicuramente apporterà grandi novità,  mostrandosi però rassegnata, per le numerose polemiche sollevate, al fatto che la sua candidatura difficilmente sarebbe andata in porto, in difformità agli accordi.

La Cavalieri, con il suo intervento, come già abbiamo avuto modo di dire, è uscita fuori da una spiacevole e imbarazzante situazione, con stile ed eleganza del tutto sconosciuti fra gli attori di questa vicenda, ormai squallida, diventata sordido palcoscenico anche per personaggi di pari livello in cerca di notorietà.

 

L’impressione è che lo spettacolo non sia destinato ad esaurirsi in breve tempo. La preoccupazione è che, continuando di questo passo, così come fanno pagare per votare alle primarie, a qualcuno possa passare per la testa di far pagare un biglietto per assistere: a questo punto non so se la testata può sopportare i costi.