“Vi racconto l’assalto alla banca”

Ha assistito a tutta la scena, Lorenzo Ciarcia. “Abito di fronte la banca. Ricordo di avere appena finito di sistemare le mie piante quando ho sentito un grande botto. Pensavo fosse il camion della spazzatura invece era un vecchio camioncino della frutta con ai lati le vecchie sbarre di legno. Quelle le ricordo bene mentre non ricordo se sopra ci fosse una piccola gruetta. Non ci ho fatto caso. Cercavo di vedere la targa ma non ci sono riuscito. Il camioncino era parcheggiato di traverso. Per sfondare la vetrata hanno usato l’angolo del camion attraverso una manovra che hanno fatto più volte mentre non ho visto come hanno caricato il bancomat. Erano le 2.28 quando ho chiamato il 112. Ho aspettato per circa due minuti che rispondessero poi ho chiamato il 118 che mi hai messo in collegamento con il personale dei carabinieri.  Ho spiegato cosa stava succedendo. Sono arrivati sul posto pochi minuti dopo il fattaccio. I primi ad arrivare sono stati quelli della Travar e di seguito polizia e dopo i carabinieri. In circa un ora che stavo al balcone ho visto solo passare un motorino contromano e poi un altro motorino. Stranamente non è passato nessuno. Forse avevano bloccato la strada. Ho vostro tre uomini incappucciati e uno che guidava il camion. Non riuscivo a capire in che lingua parlassero. Fisicamente ne ricordo uno alto circa 1.80 molto forte che dava calci alla vetrina. Mi sono chiuso dentro e ho atteso che arrivate le forze dell’ordine insieme ad altre persone. Un grande spavento”.

contributo editoriale Pina Cocuzza

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