Sarebbero pericolanti i balconi delle case popolari delle palazzine di piazzale Italia. I condomini ne sono certi e protestano. Se però, come sostiene qualcuno, di falso allarme si tratta, uffici e Enti preposti chiariscano, come si dice in questi casi, che la situazione è sotto controllo. E, trattandosi di problema attinente alla sicurezza dei cittadini, lo facciano velocemente, con documenti ufficiali, in attesa di interventi di manutenzione, comunque necessari. A giugno scorso gli inquilini hanno inviato una petizione al sindaco del tempo e allo Iacp di Ragusa. “Chiediamo – era scritto nel documento – la messa in sicurezza delle residenze di edilizia popolare, i cui balconi sono fatiscenti e pericolanti. La mancanza di manutenzione, ordinaria e straordinaria, ha creato inoltre nelle abitazioni problemi di carattere strutturale, per cui, se non si interviene per tempo, le problematiche potrebbero renderle inabitabili”. Ad agosto, i consiglieri comunali di Sinistra Ecologia Libertà, con iniziativa politicamente estemporanea, hanno interrogato la maggioranza, di cui essi stessi sono componente essenziale, per conoscere lo stato di fatto degli alloggi popolari. Sibillina la risposta dell’assessore del tempo, il compagno di partito Alessandro Maiolino. “I dieci milioni di euro previsti per la riqualificazione delle case popolari – ebbe a dichiarare nel corso della seduta del civico consesso – sono stati cancellati dalla Regione Siciliana che ha preferito dirottare tali somme per altri scopi. Tuttavia, nella giornata di domani, 31 agosto, sulla Gazzetta Ufficiale uscirà un bando che dovrebbe contenere fondi da utilizzare per la sistemazione delle case appartenenti allo Iacp. L’Amministrazione comunale chiederà allo Iacp di Ragusa la convocazione di una conferenza di servizio. Assicuro comunque che il progetto di riqualificazione delle palazzine Iacp è stato inserito nel Piano Triennale delle Opere pubbliche”.
A distanza di sette mesi le parole, essendo rimaste tali, non hanno modificato di una virgola lo stato dei luoghi. “Anzi – dice Meno Paternò, capo condomino di una delle quattro palazzine del Piazzale Italia, la situazione è peggiorata. Dai balconi cadono calcinacci un giorno si e l’altro pure, per non dire dello stato degli impianti elettrici e idrici, vecchi e fatiscenti, ridotti così male, da mettere a rischio la tenuta degli appartamenti e l’incolumità delle famiglie che vi abitano. Troppi gli incidenti registrati nel nostro Paese per incuria, ritardi, perizie poco attendibili e omissioni più o meno gravi, per non temere che possa accadere prima o poi qualche brutto incidente”.