Tutti esitati i quattro punti al vaglio del Consiglio Comunale di Santa Croce Camerina. : Variante di razionalizzazione e parziale adeguamento delle norme tecniche al PRG.
Correzione di un errore grafico di un lotto del PRG.
Schema di convenzione ATO Idrico. Revisionati 3 articoli dello schema di convenzione.
Adesione al sistema Bibliotecario archivistico provinciale.
Presenti sei consiglieri di maggioranza e quattro di opposizione.
Dopo la “scomparsa” di alcuni consiglieri dalla civica assise nasce a Santa Croce, ben prima che a livello Nazionale il Partito dei responsabili. Alcuni consiglieri di minoranza, piuttosto che fare opposizione ad oltranza hanno scelto di votare quegli atti che sono di utilità per i cittadini. Ne fanno parte “Motivazione e Proposta” con Pluchino e Mandarà e Giorgio La Rosa con Giuseppe Cascone, indipendenti, rappresentanti del medesimo gruppo consiliare, che darà voce in Consiglio ad un costituendo Comitato Civico.
Al consigliere La Rosa facciamo commentare alcuni punti al vaglio del Consiglio comunale:
“Condividiamo questa idea di voler rivedere le norme del Prg. Più che una nuova perimetrazione del centro storico si potrebbe pensare a suddividerlo in sottozone in base alla cartografia esistente, elimando i vincoli restrittivi delle zone A; per tutte quelle abitazioni che non sono di reale interesse storico/culturale. Il consigliere Cascone ha lanciato un’ottima proposta: sgravi fiscali per gli oneri di urbanizzazione per chi ricostruisce nelle aree del centro storico, dove in realtà i servizi già ci sono; abbattendo i costi si otterrebbero due risultati importanti: un risparmio significativo per i cittadini e un incentivo reale a riammondernare e soprattutto a non abbandonare il centro storico.
E’ stato inoltre discusso un sistema di perequazione per quelle aree non costruite, al fine di dare più possibilità ai cittadini, ma nello stesso tempo di ottenere in cambio per il Comune aree private su cui prevedere: zone verdi, parcheggi, piazze, soprattutto nelle borgate a mare, dove questo tipo di servizi sono praticamente inesistenti.
La viariante al PRG deve inoltre rappresentare un’occasione speciale per guardare in prospettiva. Dobbiamo riflettere attentamente e prospettare sin da ora soluzioni mirate allo sviluppo “sostenibile” della nostra città; è fondamentale approntare un piano in cui i servizi, le strutture socio-sanitarie e i sistemi di comunicazione tengano conto anche dei cambiamenti che si stanno evidenziando in questo periodo e che porteranno a profonde mutazioni del nostro sistema di vita. Alcuni esempi: una migliore e più razionale dislocazione delle strutture di primo intervento, nuove stutture di prima accoglienza, piazze a misura di cittadini e realmente vivibili, l’incentivazione per lo sviluppo sostenibile tramite la progettazione di nuove case a basso impatto ambientale, come e dove incrementare sistemi Wi-fi per il collegamento in rete (nelle campagne e nelle zone a mare dove non esiste la disponibiltà della rete ADSL), servizi per le nascenti stutture alberghiere, un sistema viario moderno che preveda anche piste ciclabili e percorsi pedonali in prossimità delle nostre bellezze naturali.”
D: Lei ha indirizzato una lettera al presidente del consiglio Giovanni Barone, dove chiede che si possano chiarire alcuni punti che riguardano la raccolta differenziata.
R: Se i cittadini si lamentano, occorre ascoltarli in modo sereno, pacato, propositivo e costruttivo. In un paese piccolo come Santa Croce è più semplice organizzare la raccolta porta a porta. Eventuali problemi logistici possono e devono essere affrontati per tempo. Se c’incensiamo per quello che abbiamo fatto fin’ora, vuol dire che veramente si ha una visione molto ristretta. Da quanto ne sappiamo nel periodo estivo il servizio sarà sospeso nelle zone a mare. Sarebbe un grosso errore. Se come è vero siamo in emergenza per il conferimento nella discarica di Motta Sant’Anastasia, non sarebbe giusto abbattere di almeno il 40-50% i rifiuti da conferire, proprio nel periodo estivo, quando si registra la produzione maggiore di rifiuti? Anche di questo dovremmo parlare. Ascoltiamo i cittadini e miglioriamola, non solo: informiamo meglio attraverso un’informazione capillare che tenda ad educare e a rendere partecipi e cosapevoli i cittadini. Non possiamo sempre accusarli di non rispettare le regole, quando, in presenza di un cambiamento epocale di certe abitudine consolidate, non si è fornita adeguata informazione. Bisogna avere pazienza e prospettare soluzioni alle problematiche evidenziate. Alzare la voce e/o minacciare le multe,in questo momento, ha veramente poco senso e ci sembra un po’ arrogante.
D: Come non chiederle della Mediale. Sembra senza soluzione. Anzi adesso sembra che si sia aperto un piccolo spiraglio.
R: Ci vuole una forte volontà politica e un sostegno cittadino altrettanto forte. Si continua ancora a lavorare di pancia sull’onda di un Berlusconismo imperante: si reagisce ai piccoli –grandi problemi che di volta in volta si presentano ma non si lavora per prevenirli in modo deciso e definitivo. Fino ad ora si è sempre detto: Il contratto è fatto male, un capestro. La colpa è di quel sindaco che lo ha firmato. Ebbene è il momento di pensare alle soluzioni piuttosto che perdere ancora ulteriore tempo a ricercare i responsabili. Si è perso troppo tempo in chiacchiere inutili, demagogiche. Ci si deve prendere la responsabilità di prospettare in modo completo una o più soluzioni e di discutere sulle conseguenze del giorno dopo. La prima lettera dell’avvocato del Comune alla Mediale, in cui venivano giustamente contestate delle inadempiendenze della ditta è partita a Maggio del 2010. Decisamente troppo tardi. Bisogna capire dove siamo e dove stiamo andando al di là delle responsabilità. Si è cercato in maniera tardiva l’aiuto della Regione. Oggi si dice che il governatore nega un aiuto per contrasti con il PDL. Ricordo che il PDL è all’opposizione in Sicilia da poco più di un anno, ma che sono stati al governo per i restanti 8 anni. Potevano richiederlo prima l’aiuto. Sembrano solo storie per fare passare il tempo e lasciare la patata nella mani di chi verrà, che nel frattempo se ne sta al coperto, aspettando la campagna elettorale per proporci la “nuova miracolosa soluzione”, anche questa destinata a fallire miseramente, come sucesso dal 2002 ad oggi.
Noi proporremo innazitutto una Commissione di Tutela degli utenti, costituita da 3 membri: uno per il Comune, uno per la Medial e uno per le Associazioni dei Consumatori, che possa dirimere le più importanti dispute tra i cittadini/utenti e la ditta: vogliamo evitare che i cittadini oltre al danno subiscano anche la beffa. La Mediale deve innanzitutto fornire un servizio di qualità, improntato sulla trasparenza (visto che parliamo di acqua…), indipendemente dalla questione se e quando verrà messa alla porta o meno: fino a quando ci sarà dovrà operare al meglio e non ci sembra che sino ad oggi possiamo ritenerci soddisfatti di questo servizio. Tutt’altro!