Fitzcarraldo Cineclub compie 18 anni e vuole festeggiare insieme a tutti quelli che lo hanno fatto diventare grande! Una serata no-stop, al cinema Lumiere di Ragusa, per divertirci insieme con tutto quello che si può fare quando si diventa maggiorenni: votare ed essere votati, prendere la patente, bere alcolici, fare un tatuaggio, e soprattutto… guardare (dietro le quinte) un film vietato ai minori!
ore 19,00 INTRODUZIONE workshop a cura di Alessandro De Filippo ore 20,00 INTERMEZZO giochi per adulti (o quasi…) ore 21,00 INSIDE GOLA PROFONDA (Inside deep troath) di Fenton Bailey, Randy Barbato (Usa, 2004, 92’) Un documentario ripercorre e analizza le tappe della realizzazione e del successo del film per adulti “Gola profonda”, fenomeno culturale americano degli anni ’70, girato in sei giorni con un budget di 25.000 dollari, che arrivò ad innescare una vera e propria battaglia, anche politica, tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori.
special guests lo staff osè del Fitzcarraldo Cineclub la birra Yblon e i panini Delicatessen
Ingresso alla serata con abbonamento Fitzcarraldo Cineclub (fuori abbonamento euro 5,00)
Chi lo desidera, può cenare goduriosamente al cinema, con i panini di Delicatessen e la birra Yblon (panino Rocco o Ilona + birra Timpa a euro 10,00). Solo su prenotazione, chiamando entro mercoledì 20 marzo al numero 0932-1910551
INTRODUZIONE Workshop a cura di Alessandro De Filippo “I giochi di parole sguaiati, i doppi sensi ammiccanti dei titoli, sono parte della tradizione che accompagna il cinema hard-core fin dalle sue origini nelle sale a luci rosse. Perché da sempre, chi si avvicina alla pornografia lo fa con animo duplice: da una parte c’è lo scherzo goliardico, con battute grevi, da caserma; dall’altra, c’è l’emozione della scoperta, il buio della mente, l’eccitazione di uno sguardo non privo di sensi di colpa. Noi giocheremo per un’ora, trattando insieme questo tema hot, ‘scottante’ vorrei tradurre (non ‘piccante’, per non svilirlo, appesantendolo con un aggettivo troppo borghese). E lo faremo interagendo, rispondendo alle domande, condividendo alcuni aspetti curiosi di un super-genere in rapida e tumultuosa trasformazione. Per due anni (1995-1997) ho classificato i sotto-generi del cinema hard-core, a partire dalle VHS e dalle due o tre foto di scena presenti sul retro di copertina delle custodie. Quella ricerca partiva dalle videoteche (a Ragusa c’era Casablanca, che molti di noi ancora ricordano con nostalgia), si soffermava sui titoli, sulla visione di alcune sequenze. Un’altra era geologica, dal punto di vista cinematografico e audiovisivo in particolare, ma già allora avevo compreso che un’analisi del cinema hard-core non può che partire da un approccio orientato sul modello degli audience studies. Perché chi guarda un film porno non è semplicemente uno spettatore, ma un utente che manipola il film, lo rimonta nella sua fruizione orientata, lo ricostruisce attraverso i punti fermi del proprio desiderio.”
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